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Roseto Capo Spulico esempio di economia civile

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Il Festival Nazionale dell’Economia Civile, giunto alla sua seconda edizione, ha visto trionfare il Comune di Roseto Capo Spulico che si è aggiudicato il premio nazionale “Comune Ambasciatore di Economia Civile 2020”.

Nella suggestiva cornice del Palazzo Vecchio a Firenze, la Città delle Rose ottiene il riconoscimento del Festival promosso da Federcasse e Confcooperative per il suo modello di economia civile, sostenibile e inclusivo, capace di coinvolgere in processi di crescita e sviluppo le associazioni e l’intera comunità.

Il Comune, piccolo borgo che si affaccia sulle rive dell’alto Jonio Cosentino, ha presentato un progetto sull’integrazione dei disabili grazie all’esperienza dei “Figli delle Rose”, iniziativa che coinvolge ragazzi con diverse abilità nella coltivazione e trasformazione della rosa, fiore al quale è legata la storia e la cultura del luogo. Il tutto lavorando in sinergia sia con le altre associazioni presenti sul territorio che con l’amministrazione comunale.

Insieme a Roseto Capo Spulico, hanno ottenuto il riconoscimento di “ambasciatori dell’Economia Civile” anche i  Comuni di Biccari, Este, Latina, San Salvo e Treviso, che si sono confrontati sulle politiche virtuose realizzate nei territori e sull’impatto generato su comunità e ambiente.
All’evento di premiazione erano presenti il sindaco di Firenze, Dario Nardella, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Stanislao Di Piazza, e il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti. A chiudere i lavori del FNEC 2020 è intervenuto anche il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.

“Siamo davvero orgogliosi ed emozionati di essere stati scelti e premiati in questo importantissimo contesto. Questo è un premio che ci carica di un forte senso di responsabilità, ma essere ambasciatori dell’economia civile in Italia ci stimola a fare sempre di più e a migliorarci costantemente”, queste le parole del sindaco, Rosanna Mazzia, durante la consegna del premio.

Ambasciatori significa “portare all’attenzione nazionale un modello di economia sociale ripetibile”, ha continuato Mazzia, “il riconoscimento ottenuto dice alla mia comunità che le nostre scelte politico-sociali sono sostenibili e riconoscibili e che per questo siamo sulla buona strada”.

Un progetto che ha come obiettivo la costruzione di nuove possibilità formative per i ragazzi con diverse abilità e che dice all’Italia intera che generare buone prassi di comunità e inclusione è possibile anche nei piccoli borghi dai quali spesso si va via per mancanza di prospettive lavorative a lungo termine, eppure anche dove l’assenza di servizi essenziali condiziona la vita delle persone attivare modelli di economia civile che siano da esempio per l’intero Paese è possibile.

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