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Ci sono ancora 3 settimane di tempo per sostenere la campagna di crowdfunding “Progetto Amaca“, un’iniziativa lanciata sulla piattaforma Produzioni dal basso per sostenere le famiglie più fragili di Torino. Promotrici della proposta sono quattro associazioni storiche del capoluogo piemontese, che operano ogni giorno per la salute mentale: ALMM, Arcobaleno, Casa Bordino e Di.A.Psi Torino. L’iniziativa è realizzata, inoltre, in collaborazione con il team studentesco del Politecnico di Torino Vertigo Lab.
Si tratta di progetto a sostegno dei “Nuclei familiari fragili” dell’area Nord Est della Città di Torino che si prefigge lo scopo di contrastare l’isolamento e favorire il sostegno alle famiglie maggiormente in difficoltà sociale ed economica nell’attuale fase di ripresa dall’emergenza Covid19, attraverso la creazione di una rete di supporto e di potenziamento delle risorse.
Per “Nuclei familiari fragili” si intendono quelle famiglie il cui rischio di destabilizzazione risulta più elevato in quanto: composte da persone con disagio psichico grave accudite da genitori anziani (caregiver) o da pazienti psichiatrici che vivono in solitudine con bisogni sia socio-assistenziali, sia sanitari. Un preliminare lavoro di censimento ha evidenziato l’esistenza di almeno 150 famiglie in difficoltà nel territorio considerato.
I promotori dell’iniziativa hanno anche riassunto una serie di bisogno che potrebbero essere soddisfatti grazie al Progetto Amaca di seguito riassunti in maniera schematica.
Bisogno di aiuto per acquisire alimenti:
Bisogno di comunicazione/informazione:
Con l’ausilio dei volontari si farà formazione all’uso del tablet per facilitare il successivo inserimento in gruppi “virtuali” (video call), finalizzati alla riduzione della solitudine, alla condivisione delle paure e all’incremento della socializzazione.
Le associazioni coinvolte nelle diverse azioni progettuali avranno il compito di contattare attivamente e regolarmente i nuclei famigliari fragili, destinatari del progetto, al fine di effettuare un vero e proprio monitoraggio e sostegno, in rete e in collaborazione con i Servizi di Salute Mentale.
Bisogno di riferimenti sul territorio – attività in remoto
Bisogno di prevenzione:
Per maggiori informazioni e per seguire l’evoluzione del progetto è possibile visitare anche la pagina Facebook dell’iniziativa.
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