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Grazie alla pervicacia e alla coerenza di diverse associazioni – prime tra tutte tre Ong che operano a livello internazionale (Action Aid Italia Onlus, Amnesty International Italia, COSPE Onlus) – è nata la prima Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio.
Il progetto è unico nel suo genere ed è riuscito a riunire le più importanti realtà che da tempo si occupano di mappare e combattere i discorsi e i fenomeni di odio, allo scopo di coordinarsi tra loro con le diverse capacità di aiuto e iniziative per poter offrire un intervento davvero decisivo.
Infatti, oltre che dalle tre Ong citate, la Rete è formata da: ASGI- Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, ARCI, Associazione “Carta di Roma”, Giulia- Giornaliste Unite Libere Autonome, Lunaria, Pangea Onlus, Vox Diritti, Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI; No Hate Speech Movement Italia, Università Bicocca, Università di Bologna, Università di Firenze, Università di Padova, Reading (UK), Università Statale Milano, Università di Trento, Università di Verona); CNR Palermo, Fondazione Bruno Kessler; OSCAD – Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, Osservatorio di Pavia, Consiglio Nazionale Forense.
Di particolare importanza è l’approccio multidisciplinare del progetto, che consente di coprire i territori al fine di trovare una risposta normativa il più possibile adeguata alle varie situazioni che si presentano: si parla per esempio di bullismo nelle scuole, fenomeni di discriminazione e intolleranze, odio razziale o di genere e, al contrario, divulgare il più possibile la cultura dell’inclusione.
Tra l’altro – spiega in una nota Amnesty International -«nelle finalità della Rete si trovano anche gli elementi individuati dall’Unesco come necessari per affrontare il fenomeno dello hate speech: il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio, la conoscenza della disinformazione (fake news) da cui essi traggono origine per arrivare alla creazione e promozione di contro-narrazioni e narrazioni alternative».
Verrà creato, infatti, un data base condiviso che consentirà confronti e costanti aggiornamenti non solo agli attori della Rete ma anche alle diverse istituzioni (e a tutti coloro interessati e che vorranno utilizzarlo). In questo modo sarà più semplice coordinare alcune campagne di sensibilizzazione, indirizzare la presa di coscienza di cittadini per combattere il clima di odio e di menzogne che ormai spopola ovunque a livello nazionale ed europeo.
Ecco quindi in sintesi le finalità della neonata Rete, così come riportato da Amnesty International:
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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