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È stato lanciato pochi giorni orsono il programma “Close the Glass Loop”, che mette in rete l’intero ecosistema europeo degli imballaggi in vetro. Lo scopo è promuovere il riciclo da bottiglia a bottiglia, portando entro il 2030 la raccolta differenziata del vetro al 90% in tutta Europa.
L’iniziativa, promossa da FEVE – Federazione europea dei produttori di contenitori in vetro -, vede come partner fondatori la Federazione europea dei riciclatori di vetro (FERVER), il Comitato europeo delle imprese vinicole (CEEV), la Federazione europea delle acque in bottiglia (EFBW), gli alcolici EUROPE, le bevande analcoliche Europa (UNESDA), Alleanza per la Responsabilità Estesa del Produttore (EXPRA), PROsPA, rappresentata da CITEO, ACR +, Eurocities, Municipal Waste Europe e l’Associazione europea dei succhi di frutta (AIJN). (fonte Ansa).
Il riciclo del vetro è un settore specifico di quello più generico dei rifiuti e consiste in una serie di operazioni che vengono praticate sul vetro per ottenere un nuovo materiale da re-immettere nei processi produttivi.
Affinché il prodotto raccolto possa essere riciclato in vetreria, come prima cosa è necessario sottoporlo a un’operazione di selezione presso un impianto di trattamento specializzato che possa eliminare, tramite cernita manuale o meccanica, alcuni componenti come:
Fatta questa cernita – seguendo alcuni parametri normati per legge – il materiale potrà essere conferito in vetreria e diventare quindi una materia prima secondaria. Infatti il rottame di vetro depurato viene introdotto nel ciclo produttivo in una percentuale che va dal 10% del peso dell’impasto fino ad arrivare a sostituire quasi completamente gli altri componenti primari. Ma addirittura, grazie alla sua natura, può essere ri-fuso infinite volte, consentendo quindi un risparmio sia energetico sia di altre materie prime.
Ricordiamo ancora una volta le cose che NON si devono inserire nella raccolta differenziata del vetro:
Oggetti in ceramica, porcellana, specchi, lampadine, tubi al neon, contenitori in vetroceramica (tipo pirex), oggetti in cristallo. Alle bottiglie devono essere tolti i tappi, che andranno conferiti come rifiuti nei rispettivi luoghi adeguati.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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