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Il disturbo bipolare, impariamo a conoscerlo

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Il disturbo bipolare, comunemente noto anche come sindrome maniaco-depressiva, è un disturbo grave che, se non trattato tempestivamente, può avere conseguenze molto serie. Tanto per far chiarezza, i bipolari non sono pazzi, sono innocui, hanno semplicemente un grave disturbo dell’umore.

Assieme all’umore, sono coinvolti anche i comportamenti e le emozioni con un tasso di variabilità assolutamente incalcolabile. Tali sbalzi dell’umore sono causati dal succedersi di crisi maniacali o ipomaniacali e depressivi.

Stiamo parlando di variazioni dell’umore che possono durare a volte settimane, altre mesi, altre anni al punto da poter inficiare la capacità di giudizio del soggetto. Facile intuire come una situazione del genere possa ripercuotersi sul lavoro, sulla vita sociale, sugli affetti e sulla famiglia. È fondamentale intervenire quanto prima perché, purtroppo, il disturbo bipolare presenta un altissimo rischio di suicidio (le ultime stime parlano del 50%).

Esistono diversi tipi di disturbo bipolare che andremo qui sotto a elencare.

Episodio maniacale

Si evidenzia attraverso un umore esageratamente elevato, tanto per quanto concerne l’espansività che l’irritabilità. La persona nutre una stima eccessiva di sé e fondamentalmente si sente invincibile. Si notano facilmente logorrea, agitazione psicomotoria e bisogno di dormire poco, anche 3 ore a notte. Così iperstimolati, si va incontro a continui motivi di distrazione e, conseguentemente, a un calo della capacità di giudizio e autocritica. L’episodio maniacale è riconoscibile anche da un forte aumento delle attività scolastiche, lavorative e sociali. A volte accade che aumenti l’interesse sessuale e, più in generale, si vada incontro ad attività rischiose quali spese eccessive, decisioni avventate.

Episodio depressivo

In questo caso avremo un umore molto depresso accompagnato dalla perdita di interesse di attività sempre amate. Emotivamente ci si sente preda dello sconforto, pervasi da una sensazione di vuoto, confusione emotiva, pessimismo, disperazione. Tipico dell’episodio depressivo è lo squilibrio alimentare. L’appetito aumenta o diminuisce a seconda del soggetto, con evidenti cali o acquisizione di peso. Ne risente molto il sonno: si possono verificare insonnia o ipersonnia e i risvegli precoci sono tipici di questa fase. Tutto questo insieme di cose portano sistematicamente a un rallentamento forte della capacità di pensare, unitamente a una forte indecisione anche sulle cose più banali. Rallentano le capacità psicomotorie, domina la mancanza di stima, impera il senso di colpa immotivato, i pensieri di morte e suicidio sono molto frequenti. Come anche la pianificazioni degli stessi.

Episodio misto

È una fase di passaggio tra la fase depressiva e quella maniacale. Si avvertono contemporaneamente depressione e stati ipomaniacali. In momenti del genere la persona appare confusa, soffre molto di ansia e di irritabilità.

Esistono tre tipi di disturbi bipolari e solitamente, col tempo, si giunge a una diagnosi per capire da quale di questi si è affetti.

Disturbo bipolare di tipo I

Si caratterizza per la presenza di almeno un episodio di mania o misto e di un episodio depressivo.  La durata di tali episodi tende a rimanere costante ma diminuisce quella tra uno e l’altro nel tempo. Secondo il DSM 5 i principali sintomi che caratterizzano il Disturbo Bipolare di Tipo I sono:

–   Poco bisogno di sonno;

–   Modo di parlare veloce e pressante, intrusivo, caratterizzato da teatralità, eccessivo gesticolare, tono e volume del discorso più importante di ciò che viene detto;

–   Aumento e attivazione accompagnati da sintomi depressivi;

–   Fuga delle idee, bruschi cambiamenti di pensiero, distraibilità;

–   Eccessiva pianificazione e partecipazione ad attività multiple;

–   Aumento della libido;

–   Aumento della socievolezza;

–   Irrequietezza;

–   Grandiosità, scarso giudizio.

Disturbo bipolare di tipo II

È connotato da episodi ipomaniacali, non viene prevista quasi mai l’ospedalizzazione e sono assenti sintomi psicotici. Tuttavia, non per questo, è meno grave. Infatti, il DSM 5 annovera i seguenti sintomi

–   Episodi di alterazione dell’umore (uno o più Episodi Depressivi Maggiori con la durata di almeno due settimane, e almeno uno Ipomanicale con la durata di almeno 4 giorni);

–   Elevato rischio di suicidio;

–   Messa in atto di comportamenti impulsivi;

–   Livelli di creatività accresciuti.

Disturbo ciclotimico

È il più semplice da tenere sotto controllo ed è caratterizzato da un alto grado di malfunzionamento sociale e lavorativo per via del continuo alternarsi di periodi Ipomaniacali e sintomi Depressivi. Secondo il DSM 5 i principali sintomi che caratterizzano il Disturbo Ciclotimico sono:

–   Alterazione dell’umore cronica, fluttuante;

–   Periodi con sintomi ipomaniacali e depressivi

Trattamento del Disturbo Bipolare

Al momento non esiste una cura, pertanto il disturbo bipolare si tiene sotto controllo attraverso stabilizzatori dell’umore e psicoterapia comportamentale. Quest’ultima serve fondamentalmente per affrontare i problemi quando il paziente non collabora. A livello farmacologico il Litio, il più efficace rispetto agli altri, esercita un controllo su molti eventi complessi ma non è una pillola magica e pertanto a volte non agisce in maniera sufficiente.

Un ruolo fondamentale lo svolgono la famiglia e gli amici del paziente, imparando a conoscere la patologia e infondendo tranquillità, serenità, affetto e comprensione.

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