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L’organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha emesso un comunicato con consigli pratici per proteggersi dall’influenza.
Infatti le epidemie influenzali stagionali solitamente si verificano nel tardo autunno e in inverno, registrando il picco massimo a dicembre/gennaio; la maggior parte delle persone colpite guarisce nel giro di una settimana, ma a volte le conseguenze di una semplice influenza possono diventare più gravi, soprattutto se vengono colpite persone deboli o con un sistema immunitario compromesso.
Si legge sul sito dell’Oms che «i sintomi influenzali più comuni includono febbre, tosse secca, mal di testa, dolori muscolari e articolari, mal di gola e naso che cola».
La vaccinazione annuale è il modo più efficace per combatterla e, nel caso di un contagio, i sintomi diventano sicuramente meno invasivi.
Il primo consiglio dell’Organizzazione è quindi quello di vaccinarsi: «La vaccinazione è particolarmente importante per le donne in gravidanza, in qualsiasi fase della gravidanza. È anche fondamentale per i bambini dai 6 mesi ai 5 anni, le persone anziane, quelle che soffrono di patologie croniche e per gli operatori sanitari».
Esistono poi altre regole per proteggersi in modo adeguato, la prima delle quali è lavarsi regolarmente le mani. Il consiglio indicato è: «Lava regolarmente le mani con acqua corrente e sapone e asciugale accuratamente con un asciugamano monouso. Non puoi controllare tutto ciò che inali, ma puoi ridurre il rischio di infezione tenendo le mani lontane dal viso». In effetti è più probabile che i germi entrino nell’organismo attraverso occhi, naso e bocca. Quindi, se li devi toccare, è assolutamente più indicato farlo con un fazzoletto pulito o dopo essersi lavati accuratamente le mani». A questo proposito avevamo scritto un articolo che è possibile ritrovare qui.
L’influenza, ricorda l’Oms, è estremamente contagiosa e il virus si diffonde facilmente in luoghi affollati come trasporti pubblici, aule scolastiche, ospedali e persino nella sala di aspetto del proprio medico. Ecco pertanto l’ultima raccomandazione: «Si raccomanda di restare a casa, in caso ci si ammali. Stare con gli altri li mette a rischio. Isolarsi rapidamente può prevenire la diffusione dell’influenza e salvare vite umane».
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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