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L’idea è stata di un docente di Storia dell’arte a Capo d’Orlando in Sicilia: Mauro Capotto – che è anche assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Ficarra (Messina) – ha fatto installare nel museo di Palazzo Milo del suo Comune un jukebox.
Tutti ricorderanno certamente quei grossi congegni degli anni ’80 (in realtà ci sono stati anche modelli precedenti, ma il nostro in questione è di quegli anni) in cui si infilava una moneta e si sceglievano canzoni da ascoltare e diffondere.
Questo jukebox, invece, serve ad altro scopo cioè quello di far conoscere alle persone, studenti o meno, alcune poesie. I testi non si leggono, si ascoltano in silenzio. E magari ci si commuove in silenzio, sentendo i versi di grandi poeti tra cui Eugenio Montale, Giacomo Leopardi e ovviamente i grandi siciliani del ‘900: Gesualdo Bufalino, Vitaliano Brancati, Lucio Piccolo, Basilio Reale, Bartolo Cattafi e Vincenzo Consolo.
Come nei tempi passati, per attivarlo occorre inserire una vecchia moneta da 500 lire che viene offerta in prestito ai visitatori che, dopo essersi accomodati in una vera e propria atmosfera da bar con sedie e tavolini, possono scegliere una poesia e rimanere assorti nell’ascolto di voci famose come per esempio quella di Vittorio Gassman o Giuseppe Tornatore che, da sole, creano un’atmosfera quasi magica, come spesso sono magici i versi recitati.
L’iniziativa è stata presentata lo scorso anno in occasione dell’ottava edizione di “Naxoslegge“, il festival della narrazione nato da un’idea di Fulvia Toscano e da lei stessa curato. A seguito della presentazione nel contesto del festival, il jukebox ha viaggiato per alcune strade di Messina ed ha poi trovato la sua collocazione definitiva a Palazzo Milo a Ficarra.
Ma, visto l’interesse dimostrato, ora il jukebox probabilmente verrà diffuso anche in altri istituti scolastici e diventerà anzi più interattivo poiché docenti e ragazzi potranno suggerire l’inserimento di altre composizioni poetiche, collaborando così a creare un patrimonio particolare nel suo genere e sempre più esteso, magari contemplando anche opere narrative di tutto lo Stivale da ascoltare e assaporare.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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