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È accaduto nel pomeriggio del 24 ottobre scorso: è stato inaugurato, al Campus Luigi Einaudi dell’Università degli studi di Torino, il primo sportello antiviolenza all’interno di un’Università italiana.
Lo sportello è nato dalla collaborazione tra il gruppo di ricerca «Varco» del dipartimento di Culture, Politica e Società di UniTo e i Centri Antiviolenza di E.M.M.A. onlus. Sarà gestito da operatrici dei Centri Antiviolenza della onlus stessa e dedicato a tutte le studentesse, docenti, ricercatrici e in generale tutte le donne che lavorino o studino all’Università di Torino, in qualunque tipo di mansione.
Il servizio sarà attivo tutti i giovedì, dalle 14 alle 19, presso la Main Hall del campus Einaudi con uno spazio informativo, e dalle 17 alle 19 con uno spazio di ascolto riservato.
Ma non è tutto: lo sportello sarà completamente gratuito, garantirà la massima riservatezza e privacy e servirà da sostegno come spazio di ascolto per donne che hanno subito o subiscono violenza, di qualunque tipo essa sia, fisica o psicologica.
Del resto, come è scritto sul sito del Campus Einaudi, «la violenza sulle donne è oggi una delle più estese violazioni dei diritti umani, trasversale – seppur con caratteristiche variabili – nei vari Paesi e nei diversi gruppi sociali. L’Università di Torino partecipa attivamente da tempo al processo di sensibilizzazione dell’opinione pubblica per l’eliminazione della violenza contro le donne e, in una prospettiva più ampia, contro ogni forma di violenza di genere».
L’Università di Torino, dunque, sa guardare a 360 gradi alle problematiche che affliggono la nostra vita sociale attuale, in momenti in cui la paura del diverso e la discriminazione di genere la fanno da padroni.
Le operatrici dello sportello potranno essere contattate presso il punto di accoglienza nella Main Hall del campus o attraverso il numero verde telefonico di ascolto 800 093 900.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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