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L’improvvisa crisi di governo estiva ha preso tutti alla sprovvista e diversi sono i disegni di legge (ddl) rimasti in sospeso nelle diverse commissioni di Camera e Senato che il nuovo esecutivo – ormai denominato Conte bis – è chiamato a ridiscutere.
Era stato pubblicato un articolo su questo nuovo governo che è possibile trovare qui e in quest’altro articolo si possono trovare i nomi dei nuovi ministri.
Ecco qui di seguito un breve elenco dei disegni di legge più significativi ancora in sospeso:
Il ddl è fermo da mesi in commissione Lavoro del Senato e ora si dovrà trovare un nuovo compromesso tra Pd e M5s che tenga conto dei progetti di entrambe le forze di coalizione.
Il ddl è bloccato in commissione Attività produttive della Camera e dovrà essere ridiscusso perché considerato un tema molto divisivo.
Inserito nel contratto di governo precedente, non è mai approdato alla commissione Affari costituzionali. Con ogni probabilità verrà ridiscusso.
Era stato approntato un testo che giace da mesi in commissione Ambiente alla Camera, calendarizzato più volte ma mai discusso. Dovrà essere rielaborato e rimesso a punto.
Anche se la riforma del Codice della Strada (che prevede inasprimento delle sanzioni) è stata già approvata in commissione Trasporti a Montecitorio, non è ancora approdata alla discussione in Aula, quindi andrà ripresa.
Come molti sapranno, il taglio del numero dei parlamentari attendeva soltanto l’ultimo via libera della Camera, e in attesa c’era anche la chiusura dell’iter che introduceva il referendum propositivo. Ma la nuova coalizione di governo dovrà probabilmente ridiscutere la riforma in senso più ampio, prevedendo, per esempio, una nuova legge elettorale.
La proposta di legge aveva ripreso il suo iter al Senato, ma l’esame in commissione non è terminato, quindi dovrà approdare in Aula.
Pochi giorni fa il nuovo ministro della Famiglia Elena Bonetti ha dichiarato che il ddl Pillon – oggetto di innumerevoli contestazioni – “resterà chiuso in un cassetto”. Problema risolto.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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