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Banco Alimentare e Costa Crociere: un progetto per lo spreco alimentare

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La nave da crociera Costa Fascinosa, che ospita a bordo 3.800 persone, dalla metà di settembre fa scalo a Napoli una volta a settimana, il lunedì (fino al 28 ottobre), e porta quindi anche in Campania il progetto, nato due anni fa, con Banco Alimentare onlus.

Secondo il progetto – nato con la legge Gadda n. 166/2016 a favore delle donazioni di eccedenze alimentari – verranno ceduti al Banco circa 200 pasti da servire a chi ne ha bisogno e addirittura 50 di questi verranno consegnati direttamente a casa di quelle famiglie che purtroppo non sempre possono garantire un pranzo o una cena ai propri figli.

Quindi ogni domenica, al termine della cena a bordo, gli chef di Costa raccoglieranno i piatti preparati nelle aree di ristorazione che non sono stati consumati inserendo le pietanze in vaschette salva-freschezza debitamente sigillate ed etichettate, per consegnarle la mattina successiva ai furgoni di Banco Alimentare che le porteranno alla mensa Papa Francesco di Pompei a Napoli per la distribuzione. Tutto ciò è reso possibile anche grazie agli oltre 60 volontari che lavorano alla mensa.

Ha commentato orgogliosa Stefania Lallai, direttore sostenibilità e relazioni esterne di Costa: «Napoli diventa il decimo porto di un’esperienza che è arrivata anche oltre i confini italiani. Intercettiamo un valore, il cibo, che prima veniva sprecato. Consideriamo l’ospite a bordo un cittadino a cui chiediamo di mettere nel piatto solo quello che può mangiare. Quindi, tutto il cibo preparato ma non servito agli ospiti va al Banco Alimentare». Ha aggiunto inoltre che il progetto su Napoli riprenderà ad aprile del 2020 fino a settembre dello stesso anno con la Costa Diadema.

Proprio quest’anno Banco Alimentare festeggia il suo 30° compleanno, come avevamo spiegato in questo articolo, e anche queste nuove iniziative sono un modo per celebrare una realtà che si rinnova continuamente; si dichiara infatti soddisfatto Roberto Tuorto, direttore del Banco Alimentare Campania che ha dichiarato in una nota di aver recuperato in generale in un anno oltre settemila tonnellate di cibo ed è stata Laura Marmorale, assessore comunale alla Coesione sociale a sottolineare che l’iniziativa per il recupero delle eccedenze alimentari è della città stessa, spiegando: «Viviamo in un momento storico in cui grande parte della popolazione mondiale vive con il minimo delle risorse possibili. Questo genera fame, disperazione, miseria e migrazioni. Un tentativo per provare a contenere questo fenomeno è ridistribuire partendo dal proprio territorio e dalla propria città».

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