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Il centro di Homestead in Florida criticato da Amnesty International

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Una delegazione di Amnesty International ha visitato il centro di “emergenza temporanea” di Homestead in Florida, Stati Uniti.

A Homestead vengono ospitati oltre 2.000 minori migranti di età compresa tra i 13 e i 17 anni e, secondo la nota Ong, «è uno degli esempi più crudeli e inumani delle politiche dell’amministrazione Trump in materia d’immigrazione».

Infatti, in base al diritto internazionale, i minori non dovrebbero essere posti in detenzione se non in circostanze estreme e in ogni caso gli Stati sono obbligati a perseguire il migliore interesse del minore.

In realtà i minori detenuti a Homestead non soltanto non hanno commesso alcun reato, ma l’unico motivo per cui vengono trattenuti è la loro condizione di migranti privi di documenti.

La situazione di questi minori è da ritenersi ancora più grave se si pensa che vengono bloccati per settimane e addirittura mesi lontani dalle proprie famiglie e che le persone che lavorano nel centro non sono soggette agli stessi controlli rigorosi effettuati nelle strutture organizzate. Addirittura, informa Amnesty, le ragazze presenti a Homestead devono presentare un modulo di richiesta se necessitano di assorbenti aggiuntivi, con ulteriore umiliazione per un diritto assolutamente naturale.

Naturalmente la maggior parte dei minori è arrivata dal Centro America; dopo aver viaggiato per migliaia di chilometri, i ragazzi, accompagnati da parenti o adulti cui erano stati affidati, sono stati separati alla frontiera da chiunque li avesse fin lì avuti in custodia.

Tra l’altro, sottolinea l’Ong, «il regime detentivo è pessimo e feroce: cure mediche inadeguate, regolamenti rigidissimi, obbligo d’indossare un badge con codice a barre da scansionare ogni volta che si passa da un edificio a un altro, “domandine” da compilare per ogni necessità».

Ecco quindi che Amnesty ha compilato e diffuso un appello affinché le autorità pongano rimedio a questa situazione; l’appello si può leggere e firmare direttamente qui.

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