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Amnesty International ha chiesto al governo della Norvegia di sospendere l’espulsione di tre fratelli verso il loro Paese d’origine, cioè l’Afghanistan.
Secondo la Ong il minore Eshan Abbasi, 16 anni, sua sorella Taibeh, 20 anni, e suo fratello Yasin, 22 anni, rischierebbero con questa espulsione di subire gravissime violazioni dei diritti umani.
Al momento si troverebbero a Istanbul senza la madre, che è stata riportata in Norvegia per problemi di salute, e dovrebbero venire imbarcati su un aereo per Kabul.
Ha dichiarato in una nota Massimo Moratti, vicedirettore per l’Europa della nota Associazione per i diritti umani: «Sradicare questi tre giovani fratelli dalla comunità in cui vivevano da più di sette anni ed espellerli da soli verso una zona di guerra rappresenta un immorale abuso di potere. L’Afghanistan non è un paese sicuro e se questa spietata e non necessaria espulsione sarà portata a termine, spaccherà una famiglia, metterà in pericolo le vite di tre giovani e ruberà loro il futuro».
È stata Taibeh Abbasi, nata in Iran da genitori afgani e fuggita in Norvegia con la madre e i fratelli, a diventare portavoce della propria famiglia e a richiedere la difesa dei diritti umani, sostenuta a sua volta dalla comunità della città norvegese di Trondheim.
Il governo norvegese ha difeso l’espulsione sostenendo che l’Afghanistan è un paese sicuro per i rimpatri. Questa affermazione è contraddetta dai livelli record di violenza documentati in tutto il paese, tanto è vero che nelle scorse settimane l’Istituto per la pace e l’economia ha definito l’Afghanistan il “Paese meno pacifico” del mondo.
Lo stesso Moratti ha aggiunto: «Questa espulsione è emblematica delle politiche crudeli e disumanizzanti di molti governi europei che fanno finta di non vedere cosa accade realmente in Afghanistan in modo da autorizzare un numero sempre più alto di rimpatri».
Infine, a seguito delle pressioni e secondo notizie più recenti, sembrerebbe che la Polizia norvegese abbia diffuso un comunicato secondo il quale i tre fratelli verranno riportati in Norvegia.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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