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La Guardia di Finanza della Stazione Navale di Rimini ha scoperto, quasi per caso una vera e propria discarica abusiva di rifiuti sul fondale marino di Viserba di Rimini, a ridosso del porticciolo di attracco dei traghetti turistici.
Le Fiamme Gialle stavano compiendo un’esercitazione con il nucleo sommozzatori che effettuava immersioni nella zona e amara è stata la sorpresa quando, nei pressi di una scogliera frangiflutti, quasi per caso, sono stati scoperti rifiuti accatastati di ogni tipo, dalle reti da pesca abbandonate a griglie metalliche, da buste di plastica a vecchi copertoni e persino termosifoni in ghisa.
Stando alle dichiarazioni dei finanzieri i rifiuti risultavano nascosti sotto la sabbia e sarebbero stati gettati in mare da privati; infatti sono state avviate d’ufficio le indagini per cercare di ritrovare i responsabili di questo scempio per il mare e per l’ambiente.
Gli stessi finanzieri della Stazione Navale sono allibiti: «Un rinvenimento che ha dell’incredibile perché è davvero raro trovare così tanti rifiuti scaricati in mare in maniera così scellerata. Per di più all’inizio della bella stagione, in un periodo di balneazione e a ridosso di un’area che come si sa è parecchio turistica».
Del resto non esistono dubbi sull’origine dolosa, persino nonostante le mareggiate di maggio abbiano riversato sulla costa molti rifiuti che si sono trovati spesso alle foci dei fiumi e infatti, proprio parlando dei termosifoni in ghisa rinvenuti, i finanzieri si dicono certi della volontà dell’abbandono, dal momento che hanno un peso di circa 40 chilogrammi. Non per niente il loro recupero è avvenuto tramite uno speciale pallone di sollevamento che li ha prelevati dal fondale.
Tutti i rifiuti rinvenuti sono stati conferiti a un operatore ecologico della zona che provvederà al loro regolare smaltimento.
Rimane però il fermo ammonimento del Comando Provinciale di Rimini, che vale per tutti gli italiani: «I rifiuti gettati in mare, rifiuti di qualsiasi tipo sia chiaro, costituiscono un illecito punito dal testo unico ambientale, ma non solo. È un atto grave che determina danni all’ambiente marino e alla fauna e alla flora ittica che lo popolano talvolta anche molto gravi».
Sono nata a Pescara il 20 aprile del 1983, dove tuttora vivo. Ho una formazione di tipo sociale e dopo il titolo di “Tecnico dei Servizi Sociali”, ho approfondito le mie conoscenze fino a divenire “Esperto di Comunità”. Questo mi ha permesso di avere alcune interessanti esperienze presso Cooperative e Associazioni entrando così in contatto diretto con l’anima delle persone e consolidando la mia natura empatica. Sono estroversa, creativa, curiosa e passionale, credo nei progetti e nella passione che alimentano il gusto delle nuove sfide. Amo leggere, viaggiare, passeggiare in montagna e ascoltare buona musica.
La mia più grande passione è la scrittura. Come freelance ho avuto l’opportunità di scrivere per alcuni giornali del web e della carta stampata e, in seguito a un corso di “scrittura professionale”, ho avuto modo di approfondire gli aspetti più tecnici del mestiere. Grazie ad uno stage presso la Social Hub scarl ho avuto l’opportunità di esprimere al meglio la mia grande voglia di interagire con il mondo attraverso il portale “Felicità Pubblica”.
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