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Oms: sono in aumento le infezioni sessualmente trasmesse

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Recentemente l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diffuso un rapporto da cui si evince che ogni giorno nel mondo si verificano oltre un milione di nuovi casi di infezioni sessualmente trasmesse (Ist). In particolare il rapporto ha rilevato che ogni anno si verificano soprattutto nuovi casi di quattro tipi di infezione: clamidia, gonorrea, tricomoniasi e sifilide.

La ricerca dell’Oms è stata pubblicata dal Bulletin of the World Health Organization e spiega che nel 2016, tra uomini e donne, si sono riscontrati 127 milioni di casi di clamidia, 87 milioni di gonorrea, 6,3 milioni di sifilide e addirittura 156 milioni di tricomoniasi. Invece le infezioni virali come Hiv e Papilloma virus non sono state prese in considerazione in questo studio.

Ha spiegato Peter Salama dell’Oms: «In tutto il mondo stiamo assistendo ad una mancanza di progressi nel fermare la diffusione delle infezioni trasmesse sessualmente. Questo è un campanello d’allarme affinché si faccia uno sforzo concertato per garantire a tutti, ovunque, l’accesso ai servizi necessari per prevenire e curare queste malattie debilitanti».

Aggiunge preoccupata Melanie Taylor, autrice dello studio dell’Oms: «Queste infezioni sessualmente trasmesse sono curabili con gli antibiotici ma poiché spesso sono asintomatiche, i pazienti non si accorgono di essere a rischio o di aver contratto l’infezione. Questo significa che non si sottopongono ai test e quindi aumenta il rischio di contagiare il proprio partner sessuale».

Le Ist si diffondono attraverso un contatto sessuale non protetto di qualsiasi tipo, tramite sperma, secrezioni vaginali, saliva o con il contatto diretto della pelle o delle mucose. È possibile il contagio anche attraverso il sangue, per esempio con scambio di siringhe oppure con il passaggio dalla madre al nascituro.

Le Infezioni sessualmente trasmesse sono prevenibili attraverso pratiche sessuali sicure e protette e l’educazione alla salute sessuale. Soprattutto, esistono test e cure tempestive per attenuare l’impatto di queste infezioni e, ancora più importante, le persone sessualmente attive si devono sottoporre a screening ripetuti.

Quindi l’Oms raccomanda anzitutto la prevenzione e in una nota spiega che, poiché spesso persiste una sorta di pudore nel trattare argomenti di tipo sessuale, l’educazione appropriata diventa indispensabile. Viene anche posto l’accento su possibili sintomi quali bruciori, secrezioni, perdite e comparsa di verruche o piccole ferite a livello genitale che non vanno sottovalutati e richiedono invece l’intervento di un medico specializzato.

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