Redazione
[email protected]
[email protected]
Direttore
[email protected]
Recover your password.
A password will be e-mailed to you.
Sono state Fondazione Finanza Etica e Rete Italiana per il Disarmo a chiedere di fermare la produzione italiana di bombe che uccidono i civili in Yemen.
In particolare Fondazione Finanza Etica ha partecipato come azionista critico all’assemblea di Rheinmetall (azienda tedesca produttrice di armi da fuoco) per «chiedere chiarimenti sulla controllata RWM Italia S.p.A. che esporta bombe verso l’Arabia Saudita, Paese che guida la coalizione che sta intervenendo militarmente e con bombardamenti in Yemen», scrive in una nota congiuntamente a Rete Italiana per il Disarmo.
Infatti, secondo le due associazioni, l’intervento militare in Yemen ha già fatto numerosissime vittime tra i civili, in una guerra insensata senza alcun mandato internazionale e quindi non legittimata.
Nella stessa nota congiunta si può leggere ancora: «Il conflitto in corso in Yemen è la più grande tragedia umanitaria contemporanea, come indicato nel Rapporto finale del gruppo di esperti sullo Yemen del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e in una Risoluzione del Parlamento Europeo». Ma c’è di più, poiché «In Sardegna RWM Italia S.p.A. è accusata da associazioni e comitati locali ambientalisti e pacifisti di aver violato numerose leggi e norme dello Stato Italiano e della Regione Sardegna, nell’ambito della procedura per l’ampliamento dello stabilimento di Domusnovas-Iglesias. Per questo dovrà comparire a giustificare il proprio operato nell’udienza del TAR Sardegna fissata per il 19 giugno 2019».
Sono inoltre stati richiesti alla Rheinmetall eventuali piani per la riconversione a usi civili della fabbrica sarda e chiarimenti sullo spezzettamento del piano industriale che potrebbe essere stati effettuati per aggirare le norme urbanistiche del Comune di Iglesias. Sono molte altre le richieste particolari, ma probabilmente una delle più importanti è la constatazione che il Governo tedesco abbia deciso (nell’ottobre del 2018) una sospensione di sei mesi – prorogata di altri sei – di tutte le forniture militari all’Arabia Saudita, mentre in Italia si consente che gli ordigni e le bombe prodotti in Sardegna siano utilizzati nel conflitto contro lo Yemen. Anche diverse Ong, come ad esempio Amnesty International, si sono schierate contro l’uso di bombe italiane nel conflitto che sta provocando tanti morti.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
Recover your password.
A password will be e-mailed to you.