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In occasione della decima Giornata Nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia del 5 maggio scorso, Ernesto Caffo, fondatore di SOS Telefono Azzurro, ha presentato un report dal titolo Dossier Abuso sessuale e pedofilia elaborato per fotografare la situazione.
Il dossier è stato preparato attraverso i servizi gestiti dall’associazione con i numeri 114 e 1.96.96, chat, social e punti di ascolto per infanzia e adolescenza.
È stato rilevato che in Europa quasi 18 milioni di bambini sono vittime di abuso sessuale e nel 2017 sono state individuate quasi 80.000 pagine web contenenti immagini di abuso sessuale su minori. Addirittura, oltre la metà delle vittime e cioè il 55%, ha meno di 10 anni.
Per quanto riguarda l’Italia spiega Ernesto Caffo che il fenomeno è in crescita. Sono infatti stati 100 i casi gestiti dal Servizio 114 e 124 quelli trattati dal Centro di Ascolto 1.96.96 e il presidente afferma: «Considerando in particolare le segnalazioni giunte al Servizio 114, nel 2018 i casi di abuso sessuale in cui il presunto responsabile è un adulto estraneo al bambino sono il 15,9% contro il 10,5% rilevato nel 2017. I casi in cui il presunto responsabile è un genitore salgono dal 34,2% del 2017 al 40,6% del 2018. Telefono Azzurro offre ascolto e, quando necessario, attiva interventi sul territorio, tramite una rete multi-agency. Ma soprattutto lavora per creare una cultura del rispetto e di contrasto all’abuso verso bambini e adolescenti, coinvolgendo tutti gli stakeholder: società civile, istituzioni, professionisti del settore e i ragazzi stessi».
Ma il dossier riporta anche che «nel 39,8% dei casi il luogo in cui si verifica la situazione riferita a Telefono Azzurro è la propria casa, seguita da Internet con il 33,7% degli episodi. Inoltre, il presunto responsabile della situazione d’emergenza che accade offline è nel 60% dei casi un genitore o un membro della famiglia, nel 15,9% un estraneo adulto, nel 10,1% un conoscente. Per quanto riguarda l’abuso online (tra cui sexting e sextortion, pedopornografia online, adescamento di adulto su minore) il presunto responsabile delle violenze è nel 37% dei casi un adulto estraneo al bambino».
Aggiunge a questo proposito Caffo: «Questi dati, molto importanti per comprendere il fenomeno, sono indicativi di una realtà di portata maggiore, che riguarda tutte quelle vittime che restano in silenzio. Per questo motivo è molto importante diffondere indicazioni che favoriscano una cultura dell’ascolto e rendano accessibile la denuncia, per rompere il silenzio sugli episodi che normalmente restano sconosciuti e impuniti e consentire l’intervento e l’aiuto più appropriato per ciascun caso».
Purtroppo, si stima che l’abuso sessuale sui minori contribuisca all’insorgenza di disturbi psicopatologici: nel 23% dei casi le vittime di abuso necessiteranno di servizi di salute mentale e psichiatrici, anche nell’età adulta.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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