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Quando si sta male potrebbe sembrare un paradosso, ma ridere è davvero un antidoto alla paura e al dolore ed è un prezioso alleato del benessere psicofisico.
Infatti diversi studi lo hanno dimostrato, spiegando che la risata sembrerebbe diminuire i livelli di cortisolo (ormone dello stress) e favorire invece il rilascio di endorfine (neurotrasmettitori) dotate di una forte attività analgesica che agiscono anche come ansiolitico.
L’ultimo studio in ordine di tempo è stato fatto all’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, valutando gli effetti della clownterapia sui piccoli pazienti.
Ha spiegato infatti la psicologa pediatrica Laura Vagnoli che, per esempio, ridere riesce a ridurre la tensione che assale i bambini prima di un intervento chirurgico, spaventati dalla mascherina dei medici e dalla separazione dai genitori. Ma c’è anche l’effetto di aumentare la collaborazione dei piccoli con i medici e addirittura il riso rende meno necessaria la somministrazione di farmaci sedativi.
Naturalmente ridere non ha un effetto benefico soltanto sui bambini, poiché condividere momenti di ilarità con altre persone, migliora il rapporto con se stessi e con gli altri. Lo ha confermato anche uno studio condotto all’University College London: una bella risata aiuta le persone ad aprirsi e a entrare in confidenza con il proprio interlocutore, sciogliendo stress e diminuendo l’impaccio di una nuova conoscenza.
E ancora non basta, poiché la risata è contagiosa, dal momento che è sufficiente vedere o sentire una persona che ride allegramente e provare l’impulso istintivo di fare altrettanto, perché vengono attivate aree cerebrali diverse; lo ha dimostrato un altro studio dell’Università di Tubinga (Germania), monitorando con la risonanza magnetica funzionale (fMRI) l’attività cerebrale di un gruppo di volontari mentre ascoltavano risate da solletico, di gioia o di scherno. In particolare i ricercatori hanno scoperto che le risate che hanno un valore sociale (come quelle di gioia o di scherno), attivano maggiormente le aree della corteccia legate alla comprensione degli stati mentali e delle intenzioni altrui.
Insomma, ridere fa bene al corpo e allo spirito, ossigena il corpo e libera endorfine, tutte cose che ci fanno sentire pieni di energia e più lucidi a livello cerebrale, rendendo la nostra respirazione più libera e profonda.
Sono nata a Pescara il 20 aprile del 1983, dove tuttora vivo. Ho una formazione di tipo sociale e dopo il titolo di “Tecnico dei Servizi Sociali”, ho approfondito le mie conoscenze fino a divenire “Esperto di Comunità”. Questo mi ha permesso di avere alcune interessanti esperienze presso Cooperative e Associazioni entrando così in contatto diretto con l’anima delle persone e consolidando la mia natura empatica. Sono estroversa, creativa, curiosa e passionale, credo nei progetti e nella passione che alimentano il gusto delle nuove sfide. Amo leggere, viaggiare, passeggiare in montagna e ascoltare buona musica.
La mia più grande passione è la scrittura. Come freelance ho avuto l’opportunità di scrivere per alcuni giornali del web e della carta stampata e, in seguito a un corso di “scrittura professionale”, ho avuto modo di approfondire gli aspetti più tecnici del mestiere. Grazie ad uno stage presso la Social Hub scarl ho avuto l’opportunità di esprimere al meglio la mia grande voglia di interagire con il mondo attraverso il portale “Felicità Pubblica”.
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