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E’ l’Homo Luzonensis il nuovo membro del genere umano, scoperto negli ultimi giorni nelle Filippine, che cambia o meglio aggiorna l’elenco dei membri del genere Homo e quindi allunga la stirpe dei nostri antenati che abitavano la Terra in passato.
L’Homo Luzonensis è stato scoperto nella Grotta di Callao, nelle Filippine, e condivideva la Terra con altri cinque tipi di Homo: Neanderthal, Sapiens, Denisovians, Florensiensis ed Erectus, tutti suoi contemporanei.
La grotta di Callao ha sette cavità ma è stato nell’ingresso che i ricercatori hanno rinvenuto 13 frammenti ossei che, una volta esaminati, hanno permesso di affermare l’esistenza di questa nuova specie.
Il Luzonensis dovrebbe essere vissuto sulla Terra circa 67.000 anni fa, ma non sappiamo come in realtà potesse apparire il suo volto – non sono stati rinvenuti frammenti di cranio – né quanto fosse alto. Infatti anche se è stato rinvenuto un femore, che avrebbe potuto determinarne l’altezza, è purtroppo frammentato.
Le prime tracce di Luzonensis sono state trovate circa dieci anni fa ma i frammenti, appartenenti a un osso del metatarso (piede), non erano stati sufficienti a determinare l’esistenza di una nuova specie. Si pensava fosse un piccolo Sapiens o comunque una specie derivante da questa.
Ad oggi gli scavi hanno riportato alla luce pezzi di un femore, sette denti, due ossa del piede e due della mano appartenenti a due adulti e un bambino. Insieme questi resti hanno dato la conferma che si tratti di questa nuova specie.
L’Homo Luzonensis non è il primo reperto della specie Homo trovato negli ultimi anni nel Sud-Est asiatico: infatti sull’isola di Flores (Piccole Isole della Sonda, Malesia) furono scoperti resti dell’Homo Florensiensis, soprannominato lo Hobbit per il fatto che fosse alto poco più di un metro.
Alcuni studiosi, quindi, credono che il Luzonensis discenda dall’Homo Erectus, evolutosi diversamente dai suoi antenati con il passare del tempo. Finora però i risultati per estrarne il DNA non hanno dato frutti, tuttavia le ossa e i denti sono state datate almeno a 50mila anni fa.
Pertanto questa datazione fa pensare che il Luzonensis doveva coabitare con l’Homo Sapiens, il Florensiensis e il Denisovan, il cui DNA è stato trovato negli umani contemporanei del Sud-Est asiatico.
Le costanti scoperte non smettono mai di stupirci e di porci sempre nuovi enigmi.
Sono nata mentre la primavera era al culmine della sua esplosione, il 30 maggio del 1994, prima principessa del mio papà. Sin da piccola ho adorato la musica, i libri e la storia. Tutte passioni avute dai geni di mio nonno e di mio padre. Sono sempre stata indipendente, ribelle, artista e sognatrice tanto da percorrere le mie strade con caparbietà e perseveranza. Ho cominciato a scrivere dall’età di 15 anni e ho pubblicato due libri per conto mio qualche anno più tardi. “La cosa più importante” è stato il mio primo romanzo, scritto per mettermi in gioco a un concorso editoriale, “Viaggio attraverso i colori del Sinai”, invece, è un diario dei viaggi che ho fatto in Egitto nel corso degli anni e che hanno influenzato molto la mia crescita spirituale. Viaggiare è ciò che è alla base di tutte le mie passioni, le collega tra loro fino a formare la mia personalità. La scrittura e la lettura, la storia e l’archeologia. Da piccola sognavo di fare l’archeologa e ora studio beni culturali all’università sperando di accontentare un giorno la bimba di 10 anni che vive in me. Il mio sogno è viaggiare il mondo mentre scopro tesori nascosti raccontando tutto questo attraverso la scrittura.
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