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Un team del KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma, con a capo Lars Berglud, è riuscito a creare dopo tre anni di intensa ricerca, un nuovo materiale trasparente e precisamente un legno, rimuovendo la lignina dal legno di balsa. La lignina è un componente essenziale del legno: nei legni teneri (come ad esempio quello del pioppo), rappresenta circa il 25% della massa totale. Questo composto così ottenuto è trasparente è biodegradabile.
Il prodotto appare fisicamente robusto e in grado di sopportare pesi molto alti, ma soprattutto è in grado di far passare la luce. Per ridurre la dispersione di questa luce è stato incorporato un po’ di acrilico nell’impalcatura di legno poroso. Altri scienziati poi, continuando a lavorarci, sono riusciti a modificare ancora il materiale, rendendolo capace di assorbire e trattenere il calore.
Il legno trasparente ha eccellenti proprietà termoisolanti rispetto al vetro. Due dei ricercatori hanno aggiunto poi al materiale un polimero chiamato Polietilenglicole (PEG) che viene utilizzato come consolidante e ha un’alta conduzione elettrica.
Quindi l’acrilico renderà impermeabile il materiale, la privazione della lignina lo renderà trasparente e infine il PEG lo renderà più ecosostenibile, in quanto questo polimero riduce il consumo di energia.
Il materiale, che servirà a costruire edifici, sarà in grado di assorbire calore e trattenerlo all’interno della casa anche di notte, in modo da avere una temperatura costante.
Questo legno promette molto nel campo edilizio ed è facile da smaltire. L’unica parte non biodegradabile per il momento è l’acrilico che con il tempo però potrà essere sostituito da polimeri biologici.
Il materiale potrebbe quindi essere utile per limitare il consumo energetico che sul Pianeta scarseggia sempre di più.
Il legno trasparente potrebbe essere pronto per il suo completo utilizzo tra un massimo di 5 anni.
Sono nata mentre la primavera era al culmine della sua esplosione, il 30 maggio del 1994, prima principessa del mio papà. Sin da piccola ho adorato la musica, i libri e la storia. Tutte passioni avute dai geni di mio nonno e di mio padre. Sono sempre stata indipendente, ribelle, artista e sognatrice tanto da percorrere le mie strade con caparbietà e perseveranza. Ho cominciato a scrivere dall’età di 15 anni e ho pubblicato due libri per conto mio qualche anno più tardi. “La cosa più importante” è stato il mio primo romanzo, scritto per mettermi in gioco a un concorso editoriale, “Viaggio attraverso i colori del Sinai”, invece, è un diario dei viaggi che ho fatto in Egitto nel corso degli anni e che hanno influenzato molto la mia crescita spirituale. Viaggiare è ciò che è alla base di tutte le mie passioni, le collega tra loro fino a formare la mia personalità. La scrittura e la lettura, la storia e l’archeologia. Da piccola sognavo di fare l’archeologa e ora studio beni culturali all’università sperando di accontentare un giorno la bimba di 10 anni che vive in me. Il mio sogno è viaggiare il mondo mentre scopro tesori nascosti raccontando tutto questo attraverso la scrittura.
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