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Pochi giorni fa, in questo articolo, abbiamo parlato di una donna divenuta presidente in Slovacchia, oggi vogliamo scrivere di un’altra donna diventata sindaco a Chicago.
Letta così potrebbe sembrare una cosa del tutto normale, gli Stati Uniti sono un Paese avanzato, una donna (Hilary Clinton) ha corso per le elezioni presidenziali, nel mondo ci sono tante donne sindaco e persino premier donne che hanno saputo dimostrare le proprie competenze e capacità.
Ma Lori Lightfoot, 56 anni, possiede alcune peculiarità davvero inconsuete: è donna, afroamericana, nera, dichiaratamente omosessuale. E, secondo il 74 per cento degli abitanti di Chicago, metropoli sul Lago Michigan, è proprio lei la persona che meglio di tutti potrà risolvere i problemi cittadini, caratterizzati da forti diseguaglianze, un’ampia diffusione di armi e tanta criminalità.
Lory Lightfoot è un ex procuratore federale e ha diretto una commissione di vigilanza sulle attività della polizia statunitense, spesso accusata di eccessi e abusi di potere soprattutto ai danni della popolazione di colore e subito dopo la propria elezione ha dichiarato: “Voglio una città nella quale nessuno si interessa al colore della pelle. Né a chi amiamo, dal momento che si tratta di amore”.
In effetti a convincere i cittadini di Chicago è stato soprattutto il programma di Lightfoot, decisamente progressista e infatti il suo primo obiettivo dichiarato è quello di ridurre le disuguaglianze sociali e razziali. Non a caso, la metropoli dell’Illinois è divisa in due parti: da un lato i quartieri sud occidentali, i più poveri e disagiati dove si concentra la maggioranza di colore, dall’altro i quartieri a nord che sono ricchi, agiati e divenuti cuore finanziario della città e hanno potuto beneficiare di forti programmi di sviluppo.
Con l’elezione del nuovo sindaco, Chicago diventa quindi il più grande Municipio degli Stati Uniti a essere guidato da una donna di colore ed è la prima volta che una persona dichiaratamente omosessuale la dirige.
La sfida del nuovo sindaco, oltre al giusto obiettivo dei diritti uguali per tutti, sarà quella della lotta alla criminalità, in una città che nel solo 2018 ha registrato, numero che eguaglia quello di New York e Los Angeles messe insieme. I tre quarti degli abitanti di Chicago sono certi che il nuovo primo cittadino, con tutte le sue qualità, saprà farsi valere.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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