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È epidemia di morbillo nelle Filippine

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Nelle Filippine si è verificato un crollo delle vaccinazioni e purtroppo il morbillo sta facendo strage di bambini.

L’allarme è stato lanciato sia dal ministero della Salute del Paese sia da Unicef perché il contagio è in forte crescita. Purtroppo il principale responsabile della situazione è il crollo delle vaccinazioni che, ormai è superfluo ripeterlo, sono necessarie come avevamo del resto spiegato in questo articolo.

Non solo nelle Filippine, ma anche in Ucraina e in Brasile la malattia si sta diffondendo sempre di più. In particolare però nelle isole asiatiche nei primi due mesi di quest’anno sono già morte ben sessanta persone a causa del morbillo e delle sue conseguenze e l’andamento della diffusione è più che preoccupante: nel primo mese dell’anno i casi registrati sono stati 4.302, addirittura il 122% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Secondo fonti dell’Oms, nel corso del 2017 a causa di questa malattia sono morte 110.000 persone nel mondo, mentre il ministero della Salute filippino fa sapere che tra l’inizio del 2017 e l’inizio del 2018 i casi di morbillo sono aumentati da circa 800 a oltre 5.000.

Dati ancora più allarmanti arrivano da Manila, la megalopoli capitale del Paese, dove si sono già avuti 126 casi di morbillo e addirittura 55 bambini con meno di un anno hanno perso la vita a seguito del contagio. Troppo spesso infatti vengono sottovalutate le possibili complicanze di questa malattia esantematica, ritenuta non debilitante e di poco conto. Ma le conseguenze sono molto meno rare di quanto si pensi, dal momento che la malattia può causare la panencefalite subacuta sclerosante, una forma cronica di encefalite provocata dalla persistenza del virus nel tessuto cerebrale. Il morbillo non è solo una malattia grave e altamente contagiosa: può causare complicazioni debilitanti o fatali, oltre l’encefalite, come grave diarrea e disidratazione, polmonite, infezioni dell’orecchio e perdita permanente della vista. I bambini e i neonati con malnutrizione e sistema immunitario debole sono particolarmente vulnerabili alle complicazioni e alla morte.

Lo svilupparsi del contagio è appunto dovuto alla mancanza di vaccinazione da parte della popolazione filippina: non per niente l’Unicef ha sottolineato che solo il 55% degli abitanti ha seguito la profilassi per il vaccino, mentre è ormai noto che l’immunità di gregge si raggiunge solo nel momento in cui più del 95% della popolazione è stato vaccinato.

La rappresentante Unicef nel Paese, Lotta Sylwander, ha dichiarato: «Stiamo assistendo il governo nazionale in una campagna di vaccinazione di emergenza. La morte infantile, causata da una malattia prevenibile dal vaccino, è inaccettabile».

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