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Petroliere pentito costruisce una nave per la raccolta della plastica

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Kjell Inge Røkke è un petroliere norvegese che ha guadagnato miliardi grazie alle trivellazioni e al petrolio estratto. Ma oggi, pentito di aver contribuito in modo scellerato all’inquinamento del Pianeta, ha deciso di fare qualcosa per salvaguardare il mare e l’ambiente, finanziando la costruzione di un’enorme nave che pulirà gli oceani dalla plastica ormai diffusa ovunque.

L’imprenditore è diventato uno degli uomini più ricchi della Norvegia ma ha deciso, è il caso di dirlo, di invertire la rotta, andando contro quello che da sempre è il suo campo d’interesse, ovvero l’estrazione e il commercio del petrolio.

Ha infatti potuto guadagnare miliardi in trivellazioni off-shore e al commercio del petrolio, ma, rendendosi forse conto del danno procurato, ha deciso di restituire al nostro pianeta e alla società ciò che in passato ha preso con la forza durante tanti anni, realizzando appunto questa nuova nave estremamente tecnologica.
La nave si chiamerà REV (Research Expedition Vessel), sarà lunga 180 metri e la sua missione sarà trovare e raccogliere la plastica negli oceani, affinché quest’ultima non diventi eccessivamente invasiva fino a ricoprire il Pianeta entro il 2050. Rev dovrebbe essere pronta entro il prossimo anno ed essere in grado di prelevare e pulire 5 tonnellate di rifiuti di plastica tutti i giorni, materiale che verrà scaricato e riciclato direttamente in Norvegia.

Del resto, oltre ad essere un ex petroliere, Kjell è anche un ex pescatore e proprio dalle sue conoscenze del mare è cominciata la sua carriera, ma adesso ha raccolto competenze sufficienti a preservare proprio quel mare devastato.
Afferma quindi Røkke: «Il REV sarà una piattaforma per la raccolta di conoscenze. Vorrei dare il benvenuto a bordo a ricercatori, gruppi ambientalisti e altre istituzioni che permettano di acquisire nuove competenze per affrontare le sfide e le opportunità connesse ai mari». La sua nave infatti potrà trasportare, insieme ai 40 membri dell’equipaggio, ben 60 scienziati con competenze diverse  e verrà utilizzata, oltre che alla raccolta di plastica, per approfondire la ricerca, in stretta collaborazione anche con il WWF.

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