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Nel nostro Paese si è verificato un boom delle GiftCard, le carte prepagate che possono essere regalate e che valgono il valore nominale esposto sulla carta stessa. Non è infatti un caso se, nel giro di pochi anni, si è moltiplicato il numero e la tipologia di negozi che le emettono: librerie, profumerie, negozi di abbigliamento, articoli per bambini, tecnologia e negli ultimi tempi anche supermercati e ipermercati. E naturalmente non mancano i siti di e-commerce.
In effetti, è un regalo piuttosto nuovo, simpatico, utile e sostituisce in modo egregio la mancia di Natale a figli, nipoti e amici ed è anche un regalo piacevole da ricevere.
Ma ci sono alcuni accorgimenti da utilizzare quando si regala o si riceve una GiftCard, dal momento che non sono tutte uguali.
Anzitutto bisogna conoscere le norme che regolano la carta che vogliamo utilizzare o regalare e quindi le prime cose da sapere sono:
Dal momento che non esiste una regola generale che vale per tutte le GiftCard, ogni emittente e/o punto vendita delle stesse ha le proprie norme e, per esempio, una card può avere una durata illimitata o riportare una scadenza ben determinata.
La Card può anche essere valida per un solo punto vendita o per più punti della stessa catena, può essere utilizzata solo nei negozi indicati oppure anche online. Tutte le carte dovrebbero quindi essere corredate di un contratto vero e proprio, che solitamente c’è ma non viene segnalato o evidenziato. La cosa migliore, come suggerimento, è controllare sul sito internet del negozio emittente oppure recarsi di persona nel negozio per verificare e ottenere una copia del contratto, oppure verificare l’importo residuo o la scadenza del buono.
In effetti può anche accadere che chi possiede una carta non abbia tempo di spenderla nei termini previsti dal contratto oppure non riesca a spenderla tutta. In questi casi, sempre avvalendosi del contratto, è possibile per esempio chiedere il rimborso o far prorogare la scadenza. Altre volte però non si riesce a ovviare e si finisce per perdere l’importo.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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