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A Torino, grazie alla Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare, è stata presentata un’iniziativa in cui il cibo invenduto sarà trasportato con le biciclette verso i punti di raccolta e distribuzione.
Nascono così i “Food Priders” che ritirano gli avanzi di cibo per distribuirlo nei punti di raccolta in Pozzo Strada, Borgo San Paolo, Porta Palazzo e Borgo Vittoria. Grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, diversi sono stati gli enti e le associazioni che si stanno dando da fare per trovare una soluzione al problema dello spreco alimentare unendo così le esperienze maturate delle associazioni torinesi e cooperative, tra cui anche il Comune e la Asl di Torino. Oltre al progetto Food Priders, per tutto l’anno 2019 verranno messe in campo una serie di attività di informazione e sensibilizzazione sullo spreco del cibo e sulla corretta alimentazione. Saranno coinvolte anche le scuole e sono previsti diversi incontri con nutrizionisti e altri eventi con associazioni e organizzazioni.
Ogni anno il 40% di cibo viene sprecato diventando spazzatura. Questo riguarda tutto il Pianeta e comprende tutte le fasi del cibo, a partire dalla raccolte fino alla distribuzione e al consumo. Nel nostro Pianeta invece, ogni anno un italiano butta 65kg di cibo buono, secondo i dati del Food Sustenibility Index.
Per cui, dopo aver letto questi dati, non è difficile capire quanto un’iniziativa, come quella dei Food Priders, possa migliorare le cose.
Nel mercato di Porta Palazzo, grazie al recupero quotidiano di cibo, sono state recuperate e ridistribuite quasi 60 tonnellate di prodotti. Questo gesto ha permesso a più di 200 persone di poter provvedere al sostentamento della propria famiglia.
Sono nata mentre la primavera era al culmine della sua esplosione, il 30 maggio del 1994, prima principessa del mio papà. Sin da piccola ho adorato la musica, i libri e la storia. Tutte passioni avute dai geni di mio nonno e di mio padre. Sono sempre stata indipendente, ribelle, artista e sognatrice tanto da percorrere le mie strade con caparbietà e perseveranza. Ho cominciato a scrivere dall’età di 15 anni e ho pubblicato due libri per conto mio qualche anno più tardi. “La cosa più importante” è stato il mio primo romanzo, scritto per mettermi in gioco a un concorso editoriale, “Viaggio attraverso i colori del Sinai”, invece, è un diario dei viaggi che ho fatto in Egitto nel corso degli anni e che hanno influenzato molto la mia crescita spirituale. Viaggiare è ciò che è alla base di tutte le mie passioni, le collega tra loro fino a formare la mia personalità. La scrittura e la lettura, la storia e l’archeologia. Da piccola sognavo di fare l’archeologa e ora studio beni culturali all’università sperando di accontentare un giorno la bimba di 10 anni che vive in me. Il mio sogno è viaggiare il mondo mentre scopro tesori nascosti raccontando tutto questo attraverso la scrittura.
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