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Stanno arrivando le prime iniezioni ingoiabili, racchiuse in capsule in grado di resistere agli acidi gastrici e che, attraverso veri e propri aghi solubili, iniettano insulina.
Le capsule si chiamano Soma (self-orienting millimeter-scale applicator) e sono state descritte sulla rivista Science ; sono composte in materiale biocompatibile e ideate per inserire direttamente nello stomaco l’insulina necessaria a chi soffre di diabete, in particolare quello Mellito di tipo 1. Infine, sono state progettate negli Stati Uniti tra il Massachusetts Institute of Technology (Mit) e l’Università di Harvard.
Il funzionamento delle capsule avviene in tre fasi:
Non si pensi, naturalmente, a microaghi in acciaio che possano penetrare le carni: anche gli aghi sono costruiti in materiale biodegradabile e nel nostro corpo non ne resterà traccia.
Quindi, dopo le capsule con microcamera, è arrivato il momento delle capsule che, in alcuni casi, potranno sostituire le iniezioni.
Ha infatti dichiarato all’Ansa il dottor Giovanni Traverso, coordinatore del progetto, che lo stesso meccanismo di queste capsule potrebbe essere usato per la somministrazione di altri farmaci, spiegando: «Consideriamo questo risultato una prova della fattibilità della tecnica e adesso si apre un panorama molto ampio. Con la nuova tecnica, per esempio, si potrebbero somministrare farmaci di nuova generazione, come quelli a Dna e gli anticorpi monoclonali». Lo stesso Traverso ha aggiunto: «Al momento abbiamo sperimentato questa tecnica su ratti, maiali e cani e contiamo di cominciare i test sull’uomo entro tre anni».
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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