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Equi-libristi, l’associazione che regala una nuova vita ai libri

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Persone impegnate a salvare la vita di libri altrimenti destinati allo smaltimento dei rifiuti, sottratti a soffitte, cantine, ripostigli dimenticati per restituire loro la finalità per la quale sono stati creati: essere letti. Questo è quanto fanno gli Equi-libristi, associazione nata circa dieci anni fa a Bologna con l’aiuto della Fondazione del Monte.

Di fatto, attraverso il lavoro di questo gruppo di persone, i libri salvati tornano a nuova vita e trovano una nuova casa tra bar, negozi di vario genere, studi medici oppure ospedali. Fabrizio Corazza, membro dell’associazione, spiega infatti: «Di solito li portiamo dove le persone devono aspettare: dal dentista, dal medico di base, dalla parrucchiera. Ma abbiamo individuato diversi punti anche sotto i portici bolognesi. Possono essere presi, letti e portati a casa».

Per i cittadini bolognesi e per quelli romani – l’associazione è attiva da un paio d’anni anche nella Capitale – è importante sapere che gli Equi-libristi fanno un lavoro completamente gratuito, ritirano e poi ridistribuiscono i libri nei vari punti strategici della città. «Romanticamente, diciamo che recuperiamo libri perché la storia che ogni libro racconta vada avanti a essere raccontata. In realtà non ritiriamo solo libri che raccontano storie», ci tiene a specificare Corazza.

Comprensibilmente, l’associazione non ritira enciclopedie, libri della selezione Reader’s digest e riviste, libri di testo scolastici, Harmony, Gialli Mondadori, testi che abbiano a che fare con la politica o la religione, libri di medicina, dietetica e puericultura. Mentre naturalmente è apprezzata la narrativa di genere, come ad esempio fantascienza, avventura, thriller, avventura, letteratura, libri per ragazzi e fumetti. Viene chiesto, e non a torto, che i volumi siano in buono stato. Quanto alla scelta dei generi, Fabrizio Corazza ha dichiarato: «Non si tratta di una selezione dettata dal gusto personale, ma dal riscontro che abbiamo avuto nei luoghi in cui distribuiamo e dal pubblico che viene a contatto con l’iniziativa».

Attualmente Equi-libristi possiede un paio di locali dove si trovano i libri in attesa di trovare una collocazione, tuttavia il vero obiettivo è quello di arrivare a dotarsi di una sede fisica vera e propria, dove poter sistemare i libri in maniera organizzata e catalogata. Conclude Corazza: «Speriamo aumentino anche i numeri delle postazioni: al momento sono circa 25, quest’anno vorremmo arrivare a 30, 35. Poi vorremmo acquisire maggiori strumenti a supporto della raccolta fondi e allargare il numero dei collaboratori per monitorare al meglio le postazioni e mantenerle sempre rifornite. Quando avremo una sede fissa ci piacerebbe organizzare reading, laboratori creativi e di lettura ad alta voce e anche corsi di scrittura».

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