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Si è chiusa a Bolzano la fiera internazionale Klimahouse 2019 dedicata alla progettazione sostenibile. In questa edizione hanno partecipato 450 aziende e 25 startup, queste ultime riunite insieme in una vera e propria cittadella delle novità chiamata Startup Village.
Nel corso della manifestazione le diverse aziende si sono confrontate per presentare nuovi progetti che vanno dall’edilizia alla mobilità sostenibile, da materiali innovativi a tecniche all’avanguardia per produzioni e progetti.
Le startup si sono anche disputate i premi in palio nel corso di Klimahouse e il primo vincitore è risultata l’austriaca Tante Lotte Design con il prodotto Whisperwool, un pannello acustico realizzato utilizzando vecchia lana delle pecore tirolesi, quindi utilizzando materiali di scarto nell’ottica del riciclo.
Ma anche le altre aziende che erano presenti all’esposizione, soprattutto nel comparto dell’edilizia, si sono aggiudicate diversi premi promossi da Klimahouse e dal Politecnico di Milano, assegnati da una giuria di esperti presieduta da Niccolò Aste, professore ordinario del Politecnico.
Il primo premio assoluto, insieme a quello della categoria Innovation, è stato vinto dall’azienda Ecosim per il suo innovativo Geniale Cappotto Sismico, un sistema di copertura abitativa che abbina sicurezza sismica e isolamento termico, ottimizzando i costi.
Per la categoria Timely il premio è andato all’azienda Wood Beton con Be three, un sistema costruttivo mobile e smontabile che prevede l’uso combinato di legno e cemento.
Infine nella categoria Widespread, dedicata a prodotti e sistemi innovativi, è stata Tesla a vincere con Powerwall 2, una batteria domestica che permette di accumulare energia rinnovabile.
Ci sono stati anche premi minori, per incoraggiare efficienza energetica e innovativa.
Ha dichiarato Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano: «Il nostro obiettivo di mettere al centro l’uomo, il suo comfort e le sue esigenze accompagnerà, insieme a Fiera Bolzano, la storia di queste nuove imprese».
E proprio il futuro, quindi, potrebbe essere uno dei temi dell’edizione Klimahouse del prossimo anno.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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