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«Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza».
Con questo articolo inizia la Dichiarazione universale dei diritti umani, il documento che fu adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nella sua terza riunione il 10 dicembre 1948 a Parigi, esattamente 70 anni fa.
Nessuno dei 58 Paesi membri di allora votò contro e la risoluzione, nelle intenzioni, doveva essere applicata a tutti gli Stati pur non essendo vincolante.
La Dichiarazione è la summa di elaborazioni avvenute nei secoli, a partire dal Bill Of Rights inglese del tardo 1600, dalla Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America del 1776 e soprattutto dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino elaborata nel 1789 durante la Rivoluzione francese.
La Dichiarazione universale dei diritti umani è suddivisa per argomenti:
Addirittura, alcuni esperti di diritto hanno nel tempo sostenuto che questo documento sia diventato vincolante come parte del Diritto Internazionale, poiché è stato man mano citato e invocato da molti Paesi del mondo.
È un documento, dunque, che costituisce un codice etico fondamentale nella storia mondiale, per il fatto che è stato il primo a sancire universalmente in ogni epoca e situazione i diritti che spettano a ogni essere umano. Un riferimento imprescindibile per l’educazione interculturale che ha fissato valori come libertà, uguaglianza, dignità, diritto al lavoro e all’istruzione senza distinzioni di razza, genere e pregiudizio.
Numerosi eventi si svolgeranno per tutta la giornata in molte città italiane, impossibile elencarli tutti. Ma per chi vuole, qui è possibile leggere il testo della Dichiarazione.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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