Redazione
[email protected]
[email protected]
Direttore
[email protected]
Recover your password.
A password will be e-mailed to you.
Circa 310 milioni di anni fa si formò sulla Terra, il supercontinente Pangea che iniziò in seguito a frastagliarsi circa 180 milioni di anni fa, dando piano piano forma al mondo che conosciamo oggi. E se tra centinaia di milioni di anni il supercontinente si riformasse? Che aspetto avrebbe?
Secondo gli scienziati il prossimo cambiamento potrebbe avvenire tra 200-250 milioni di anni, in quanto le placche tettoniche continuano ancora a muoversi di pochi centimetri ogni anno. Se il movimento continuerà, porterà alla costituzione di un nuovo supercontinente che potrà formarsi in modi diversi e quindi adottare forme differenti, in base ai movimenti che farà la terra nei prossimi anni.
La formazione di Pangea portò alla nascita dell’Oceano Atlantico, che continua ad allargarsi ancora oggi, al contrario dell’Oceano Pacifico che si sta restringendo a causa del pavimento oceanico spinto sotto le placche continentali in quanto la roccia antica sta tornando in superficie sotto forma di materiale vulcanico. La dorsale oceanica presente nell’Atlantico continua invece a produrre pavimento oceanico.
A causa di tutti questi movimenti la Terra potrà cambiare nei seguenti modi.
1- NOVOPANGEA: Se l’Atlantico continuasse ad espandersi e il Pacifico a restringersi andremmo incontro alla formazione di un supercontinente agli antipodi di Pangea. Le Americhe si scontrerebbero con l’Antartide e poi con Africa ed Eurasia, già scontratesi in precedenza. Questo secondo gli scienziati è lo scenario più probabile.
2- PANGEA ULTIMA: Se l’Atlantico rallentasse la sua espansone e cambiasse anche senso di marcia, gli archi di subduzione dell’Oceano Atlantico abbraccerebbero le coste orientali degli Stati Uniti riportando le Americhe, Europa e Asia in un continente contornato dal Pacifico. Per far sì che ciò accada dovrebbero cambiare le condizioni presenti oggi sulla Terra, come anche per le altre ipotesi sottostanti.
3- AURICA: Se l’Atlantico sviluppasse altre zone di subduzione, sia esso che il Pacifico andrebbero verso una progressiva chiusura. Si formerebbe quindi un altro bacino oceanico nella dorsale pan-asiatica che oggi taglia l’Asia dall’India all’Artico. Il nuovo supercontinente avrebbe come centro l’Australia, che ad oggi si sta spingendo verso Nord, mentre l’Asia orientale e le Americhe chiuderebbero il Pacifico. Infine le pacche europea e africana raggiungerebbero le Americhe grazie alla chiusura dell’Atlantico.
4- AMASIA: L’ultimo scenario si prospetta completamente diverso e arriva dal fatto che diverse placche tettoniche si stiano spostando verso Nord, forse a causa degli strascichi dovuti alla frammentazione di Pangea.
Tutti i continenti eccetto l’Antartide potrebbero continuare a muoversi verso Nord circondando il Polo Nord. Gli oceani in questo caso rimarrebbero aperti.
A prescindere dal puzzle continentale che si formerà, quali saranno gli effetti di questo nuovo supercontinente sul clima e sull’uomo? Quali specie e organismi sopravvivranno o si svilupperanno?
Sono nata mentre la primavera era al culmine della sua esplosione, il 30 maggio del 1994, prima principessa del mio papà. Sin da piccola ho adorato la musica, i libri e la storia. Tutte passioni avute dai geni di mio nonno e di mio padre. Sono sempre stata indipendente, ribelle, artista e sognatrice tanto da percorrere le mie strade con caparbietà e perseveranza. Ho cominciato a scrivere dall’età di 15 anni e ho pubblicato due libri per conto mio qualche anno più tardi. “La cosa più importante” è stato il mio primo romanzo, scritto per mettermi in gioco a un concorso editoriale, “Viaggio attraverso i colori del Sinai”, invece, è un diario dei viaggi che ho fatto in Egitto nel corso degli anni e che hanno influenzato molto la mia crescita spirituale. Viaggiare è ciò che è alla base di tutte le mie passioni, le collega tra loro fino a formare la mia personalità. La scrittura e la lettura, la storia e l’archeologia. Da piccola sognavo di fare l’archeologa e ora studio beni culturali all’università sperando di accontentare un giorno la bimba di 10 anni che vive in me. Il mio sogno è viaggiare il mondo mentre scopro tesori nascosti raccontando tutto questo attraverso la scrittura.
Recover your password.
A password will be e-mailed to you.