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A Torre Annunziata progetto sperimentale per inclusione di rom e sinti

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La giunta municipale di Torre Annunziata (NA) ha approvato una proposta di progetto sperimentale per l’inclusione di bambini e famiglie di etnia rom e sinti.

La proposta di questo progetto è stata avanzata dall’Associazione Ubuntu, una Onlus a tutela dei diritti umani che già si distingue sul territorio cittadino per attività di utilità sociale.

Questa iniziativa prevede il coinvolgimento di giovani dai 5 ai 14 anni in attività di doposcuola e laboratori didattici, allo scopo di ridurre le difficoltà di inserimento di questa parte di popolazione solitamente ai margini della società. Diventerà anche occasione di arricchimento, integrazione e inclusione per gli studenti che si trovano in situazioni di svantaggio socio-culturale.

Ha affermato infatti l’assessore alle Politiche Sociali Stefano Mariano: «I bambini e le famiglie rom a Torre Annunziata rappresentano una comunità che deve essere tenuta nella giusta considerazione. E, in quest’ottica, la scuola è senz’altro uno degli strumenti più potenti per integrare e assimilare. L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale è quello di creare una sinergia di azioni positive con le istituzioni presenti sul territorio e operanti nel campo della prevenzione e dell’educazione diffondendo, promuovendo e potenziando la cultura della solidarietà».

Infine ha concluso spiegando: «Contestualmente, in sinergia con la commissione consiliare di riferimento, stiamo lavorando per operare un censimento della comunità rom e delle persone senza fissa dimora, così come richiesto dal Ministero dell’Interno che ha istituito un apposito registro nazionale. Tutte le attività progettuali saranno volte al sostegno, all’aiuto allo studio, al recupero scolastico e al potenziamento della abilità di ciascun bambino».

Il progetto sarà svolto presso l’Istituto Comprensivo “Parini-Rovigliano” come previsto dal protocollo di intesa tra Comune e associazione Ubuntu e sarà finanziato per il periodo novembre 2018- giugno 2019 e le attività di doposcuola e di laboratori creativi saranno effettuate da volontari esperti e da docenti. È previsto anche uno sportello d’ascolto dove a tutti i genitori verranno forniti supporti e guide all’educazione alimentare.

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