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Anche quest’anno torna l’appuntamento con «I giorni della ricerca», la campagna promossa da AIRC, in programma dal 4 al 9 novembre, di cui si è tenuta il 29 ottobre la cerimonia inaugurale al Quirinale, alla presenza del presidente Sergio Mattarella.
Nel corso della cerimonia sono stati presentati i progressi di un anno di attività e ricerca finanziate da AIRC, o nuovi programmi come per esempio un’iniziativa internazionale che riguarda sei progetti di durata quinquennale in partnership con Centri di Ricerca del Regno Unito e della Spagna «basati su priorità condivise e su una strategia unitaria che promuove lo sviluppo di reti sovranazionali di altissimo livello e la creazione di risorse di alta qualità», come ha spiegato il direttore scientifico AIRC Federico Caligaris Cappio.
Tra le diverse iniziative per promuovere «I giorni della ricerca», la RAI per otto giorni dedicherà il suo palinsesto Tv, radio, testate giornalistiche e digitali al racconto di storie che riguardano i protagonisti della ricerca oncologica, di medici, di pazienti che hanno superato la malattia, dedicando un numero solidale – 45521 – cui fare una donazione.
Giovedì 8 e venerdì 9 novembre si svolgeranno incontri in ben 80 scuole italiane con i ricercatori e volontari AIRC mentre sabato 10 e domenica 11 saranno i giocatori di Serie A Tim a scendere in campo per invitare i propri tifosi a sostenere “i campioni della ricerca“, in collaborazione con Rai Sport, SkySport e altri media sportivi.
AIRC ha rilevato come siano stati ben 373.000 i nuovi casi di cancro diagnosticati nell’ultimo anno nel nostro Paese, oltre 1.000 al giorno; purtroppo le previsioni dicono che nel 2030 il cancro sarà la principale causa di morte nel mondo.
Ma ha anche spiegato come oltre 3,3 milioni di italiani abbiano superato una diagnosi di cancro e abbiano un’aspettativa di vita pari a quella di chi non si è mai ammalato. A questi traguardi della ricerca hanno contribuito anche i 4 milioni e mezzo di italiani che sostengono AIRC che, a sua volta, finanzia circa 5.000 ricercatori costantemente al lavoro per incrementare e implementare la conoscenza della malattia.
Ha dichiarato pacatamente Federico Caligaris Cappio: «I risultati sin qui ottenuti sono significativi, ma non bastano. Per questo è indispensabile garantire continuità ai ricercatori per comprendere e curare tutti i tumori. I risultati si ottengono mettendo il paziente al centro e utilizzando un approccio globale fatto di finanziamenti, tecnologia, inventiva. La conoscenza delle caratteristiche molecolari del tumore sta portando a progettare terapie mirate, come l’immunoterapia, a mettere a punto strumenti di prevenzione e a delineare nuovi approcci diagnostici, quali la biopsia liquida e l’imaging molecolare. Dobbiamo innovare senza sosta: le nuove formidabili tecnologie devono essere al servizio delle idee e queste a loro volta devono essere al servizio dei pazienti per definire terapie sempre più personalizzate, più efficaci e meglio tollerate. Il cancro non aspetta e per questo AIRC sta lavorando a livello nazionale e internazionale per velocizzare le scoperte e il loro arrivo in clinica».
Ma la campagna di sensibilizzazione non si fermerà dopo questa settimana, dal momento che sabato 10 novembre in oltre 1.000 piazze italiane torneranno i “Cioccolatini della Ricerca” (qui è possibile trovare le piazze) mentre da lunedì 12 novembre la distribuzione prosegue in oltre 1.900 filiali UBI Banca su tutto il territorio.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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