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Cinemarena è un cinema itinerante tra i Paesi dell’Africa, progettato dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano in sinergia con Oim – Organizzazione internazionale per le migrazioni – e realizzato con i finanziamenti del Fondo Africa su iniziativa dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics).
Il progetto si rivolge ai potenziali migranti e vuole far conoscere loro rischi e pericoli dei viaggi, promuovendo una migrazione consapevole con una corretta informazione. La modalità è semplice: nei vari villaggi arriva una carovana di camion attrezzati, i volontari si mettono al lavoro e preparano il telo per la proiezione che comincia dopo il calare del sole, mentre bambini e adulti attendono incuriositi. Le serate consisteranno nella proiezione di film di intrattenimento e di video di sensibilizzazione e informazione sulla migrazione irregolare ai quali seguiranno workshop, spettacoli teatrali e altre attività di intrattenimento.
Un cinema all’aperto, dunque, con filmati che raccolgono e raccontano testimonianze di migranti sopravvissuti alla traversata del Mediterraneo o a viaggi diversi sino ad approdare in Europa. Nel corso di queste interviste i protagonisti raccontano le peripezie affrontate a partire dall’attraversamento dei territori – compreso il deserto – e la traversata su canotti o barche fatiscenti e pericolanti. Nelle proiezioni non viene nascosto nemmeno il rischio di un respingimento una volta approdati sulle coste europee.
Spiega Luigi Maria Vignali, direttore delle politiche migratorie della Farnesina: «Non si tratta di un modo per dissuadere chi vuole partire, ma piuttosto per consentire una scelta consapevole dei rischi a cui va incontro chi vuole lasciare la sua terra. Le trappole e i gravi pericoli che il viaggio riserva ai minori non accompagnati sono sconosciuti alle tante famiglie che, sperando per loro in un futuro migliore, affidano i propri figli ai trafficanti».
È risaputo infatti che ormai il 15% di chi parte è composto di minori non accompagnati che vengono esposti a pericoli gravissimi e Cinemarena sfrutta il linguaggio del cinema, più immediato e realistico, per informare ed entrare in contatto con le comunità locali spesso isolate ma soprattutto punta ad attirare i più giovani.
Per una diffusione più ampia possibile Cinemarena proporrà le proprie proiezioni in oltre 200 villaggi di Senegal, Costa d’Avorio, Guinea, Gambia, Nigeria e Sudan fino ad aprile 2019.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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