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Gli scimpanzé che possiedono cibo come miele, carne o frutti di grandi dimensioni condividono il cibo con i loro amici e nulla fa loro cambiare idea.
Questo è quello che è emerso dallo studio condotto da un team internazionale guidato dagli scienziati del Max-Planck-Institut für evolutionäre Anthropologie a proposito delle osservazioni sulla condivisione di cibo in natura tra gli scimpanzé del Parc National de Taï, in Costa d’Avorio.
La condivisione dopo la caccia è considerata fondamentale nell’evoluzione delle società umane. Gli esseri umani condividono alimenti per ottenere favori futuri da coloro a cui hanno scelto di donare la carne o altro cibo. Ciò però è raro negli animali ad eccezione dei nostri parenti prossimi, ovvero scimpanzé e bonobo.
Per loro la condivisione di cibo è importante e potrebbe dare risposte sul perché noi umani condividiamo il cibo e come questo abbia probabilmente dato vita alla cooperazione umana. Gli scienziati hanno scoperto che i primati che raccolgono ottimo cibo o ottengono una soddisfacente caccia condividono con gli altri cacciatori con cui hanno catturato le prede.
Sono loro che decidono con chi e quando condividere il cibo, in base al fatto che questo favore verrà prima o poi ricambiato proprio come succede tra noi esseri umani. Questo avviene nella comunità degli scimpanzé del Parc National deTaï, ma non in altre specie studiate in precedenza, ciò dimostra la differenza di cooperazione nelle varie società.
Società minacciate dai grandi predatori, con scarsità di cibo o al contrario con ricche fonti alimentari sono più cooperative. Inoltre i ricercatori che partecipano al Taï Chimpanzee Project hanno riscontrato alti livelli di ossitocina nell’urina degli animali appena dopo la caccia e la condivisione di cibo. L’ossitocina è importante per la lattazione, un altro momento di condivisione ma tra madre e cucciolo in questo caso. Questo implica che l’ormone dell’ossitocina ha un ruolo fondamentale nell’atto della cooperazione in generale.
Come per noi esseri umani, la condivisione di cibo dello scimpanzé di Taï è selettiva e gli amici o gli altri componenti del gruppo che hanno contribuito alla caccia ne traggono maggiore beneficio. L’amicizia, dunque, ha probabilmente svolto un ruolo fondamentale nell’evoluzione della cooperazione umana.
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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