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Nespresso interviene in Zimbabwe con il programma AAA Sustainable Quality in Africa. Il settore del caffè nel Paese era a rischio e l’azienda ha deciso di supportare 400 piccoli proprietari terrieri affinché potessero aumentare la produzione di caffè.
Le tre parole chiave del programma AAA Sustainable Quality sono: Qualità, Quantità e Sostenibilità. Esso è attivo dal 2003 e vuole far si che i coltivatori incrementino il loro raccolto in modo economico e sostenibile. Ad oggi sono coinvolti oltre 75 mila coltivatori in 12 Paesi. Due anni fa l’azienda era concentrata in Colombia, ora però è il turno dell’Africa con l’obiettivo di rilanciare l’industria del caffè e risollevare l’economia dello Zimbabwe.
“Il programma si pone di mettere in atto pratiche sostenibili di coltivazione riconoscendo agli agricoltori un prezzo più alto per il caffè, accrescendo la loro produttività e contribuendo allo sviluppo di infrastrutture di qualità”, spiega Stefano Goglio, direttore generale di Nespresso Italia.
Molte sono le iniziative a favore dei 400 piccoli proprietari terrieri in modo che essi possano incrementare la loro produzione di caffè. Inoltre, grazie alla collaborazione con la TechnoServe (No Profit per la lotta alla povertà), si cerca di riqualificare la disponibilità di piantagioni di caffè per le generazioni a venire.
Lo Zimbabwe negli ultimi anni ha avuto un declino nell’industria del caffè dovuta ai cambiamenti climatici e alle limitazioni tecniche. Con questo intervento si spera di rilanciare il settore del caffè in questo Paese. Si prevede di acquistare il 95% del caffè di alta qualità dai piccoli proprietari dello Zimbabwe entro la fine di quest’anno.
Il primo ottobre è stata la Giornata Internazionale del Caffè e Nespresso l’ha celebrata promuovendo l’uguaglianza tra generi facendo partecipare attivamente le donne nei campi. In Etiopia il progetto ha avuto successo e 37 agronomi su 105 sono donne che vengono coinvolte per assicurare l’uguaglianza di genere e per garantire loro accesso all’istruzione e alle conoscenze necessarie sul loro lavoro.
“Il nostro obiettivo è creare una tazzina di caffè ad impatto positivo!”, conclude Goglio.
Sono nata mentre la primavera era al culmine della sua esplosione, il 30 maggio del 1994, prima principessa del mio papà. Sin da piccola ho adorato la musica, i libri e la storia. Tutte passioni avute dai geni di mio nonno e di mio padre. Sono sempre stata indipendente, ribelle, artista e sognatrice tanto da percorrere le mie strade con caparbietà e perseveranza. Ho cominciato a scrivere dall’età di 15 anni e ho pubblicato due libri per conto mio qualche anno più tardi. “La cosa più importante” è stato il mio primo romanzo, scritto per mettermi in gioco a un concorso editoriale, “Viaggio attraverso i colori del Sinai”, invece, è un diario dei viaggi che ho fatto in Egitto nel corso degli anni e che hanno influenzato molto la mia crescita spirituale. Viaggiare è ciò che è alla base di tutte le mie passioni, le collega tra loro fino a formare la mia personalità. La scrittura e la lettura, la storia e l’archeologia. Da piccola sognavo di fare l’archeologa e ora studio beni culturali all’università sperando di accontentare un giorno la bimba di 10 anni che vive in me. Il mio sogno è viaggiare il mondo mentre scopro tesori nascosti raccontando tutto questo attraverso la scrittura.
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