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Il rapporto 2018 sulla sicurezza alimentare e sulla nutrizione lo sentenzia inesorabilmente: è in aumento la fame nel mondo.
Il rapporto è stato curato dalla FAO e da IFAD in collaborazione con diverse agenzie Onu e Associazioni internazionali come Wfp, Unicef e Oms.
Tra l’altro, nei Paesi in cui le varie organizzazioni distribuiscono cibo ai rifugiati, viene attuata la collaborazione direttamente con l’Agenzia Onu per i rifugiati UNHCR.
Purtroppo il rapporto parla chiaro: il numero delle persone che a livello mondiale non hanno ancora accesso a un nutrimento adeguato è aumentato sia in percentuale sia come cifra assoluta, poiché nel 2017 è stato riscontrato un numero di 821 milioni di persone, vale a dire il 10,9% della popolazione mondiale.
Del resto questi nuovi numeri sono la conferma di una tendenza iniziata, secondo i dati, nel 2016 quando le rilevazioni hanno ricominciato ad aumentare dopo anni di diminuzione.
Purtroppo, ed è tristemente noto, i primi a subire le conseguenze sono i bambini; infatti 151 milioni di piccini sotto i 5 anni fanno registrare una crescita inadeguata e irregolare e inoltre addirittura 50 milioni sono denutriti, avendo un’altezza e un peso non corrispondenti all’età anagrafica.
Sempre secondo il rapporto la situazione sta peggiorando nell’America Latina e nella maggior parte delle regioni dell’Africa, mentre il calo della sotto nutrizione che ha caratterizzato l’Asia sembra aver rallentato in modo significativo.
I fattori chiave sono stati individuati nella variabilità del clima, nell’andamento delle piogge e delle stagioni agricole. Senza dimenticare le guerre che devastano territori in cui non è nemmeno possibile intervenire fornendo viveri.
È scritto nel rapporto: «Se vogliamo raggiungere un mondo senza fame e malnutrizione in tutte le sue forme entro il 2030, è imperativo accelerare e aumentare gli interventi per rafforzare la capacità di recupero e adattamento dei sistemi alimentari e dei mezzi di sussistenza per le popolazioni, in risposta alla variabilità climatica e agli eventi meteorologici estremi».
Ma sono anche segnalati, al contrario, 38 milioni di bambini sovrappeso. Il che evidenzia ancora di più la discrepanza e l’ingiusta distribuzione delle risorse. Sostiene inoltre la Fao che anche l’obesità degli adulti è in grave aumento, poiché risultano in forte sovrappeso circa 672 milioni di persone, con i numeri più alti registrati nel Nord America, ma destano preoccupazione anche gli aumenti in Asia e Africa. Purtroppo il consumo di “cibo-spazzatura”, con bassa qualità, economico e pieno di grassi, con molte calorie e poco valore proteico si è diffuso praticamente ovunque, aggiungendo un problema, quello dell’obesità, che non va sottovaluto.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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