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Primo respingimento di migranti da parte di una nave italiana

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Appena due settimane fa ci fu la vicenda della nave Vos Thalassa che salvò da morte certa 67 migranti naufragati vicino a una piattaforma. Dopo il salvataggio la nave olandese si era diretta verso la Libia, ma sembrerebbe che ci sia stata una rivolta a bordo, con un ammutinamento dei migranti salvati che costrinse la Vos Thalassa a invertire la rotta e trasbordare le persone a bordo della nave militare italiana Diciotti, approdata poi a Trapani.

La procura di Trapani ha aperto un’inchiesta per la verifica dei fatti accaduti sulla Vos Thalassa, ma la società olandese proprietaria della nave nega che si sia verificata una situazione di rivolta o dirottamento del  mezzo – come invece affermato dal ministro degli Interni italiano – mentre sostiene che la notizia sia stata ingigantita dai media. Ricordiamo che nella vicenda intervenne il presidente Sergio Mattarella che mise fine al divieto di sbarco della Diciotti.

Ora è accaduto un altro fatto grave: il rimorchiatore Asso Ventotto, battente bandiera italiana, ha salvato da sicuro naufragio 108 persone al largo issate su un gommone e ha fatto rotta verso Tripoli con il suo carico di uomini, donne e forse bambini. Ci si trova quindi davanti al primo vero respingimento da parte di una nave italiana e non era mai successo prima.

Pare che Asso Ventotto abbia seguito le istruzioni impartite via radio dalla centrale operativa della Guardia Costiera di Roma che avrebbe ordinato al comandante di coordinarsi con la Guardia Costiera di Tripoli. Quindi sostanzialmente gli sarebbe stato ordinato di riportare i migranti in Libia.

La vicenda è stata resa nota dal parlamentare Nicola Fratoianni di Leu, che in questi giorni si trova a bordo di una nave di Open Arms in navigazione nel Mediterraneo .

Fratoianni ha scritto su Twitter: «Il diritto internazionale prevede che le persone salvate in mare debbano essere portate in un porto sicuro e i porti della Libia, nonostante la mistificazione della realtà da parte del governo italiano, non possono essere considerati tali».

Ma non basta:  l’Unhcr ha annunciato indagini sostenendo: «Stiamo raccogliendo tutte le informazioni necessarie sul caso del rimorchiatore italiano Asso Ventotto che avrebbe riportato in Libia 108 persone soccorse nel Mediterraneo. La Libia non è un porto sicuro e questo atto potrebbe comportare una violazione del diritto internazionale».

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