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Il ministro della Cultura Alberto Bonisoli ha recentemente fugato ogni dubbio riguardo alla proroga del bonus cultura 18app di 500 euro di cui si è discusso nei giorni scorsi in Senato. Anzi, il ministro ha sostenuto che non solo il progetto è confermato ma «non riguarderà più solo i diciottenni».
In un primo momento il ministro si era schierato contro 18app (così viene chiamato il decreto diventato attuativo nel marzo 2018), ma si è dovuto ricredere ed è stato lui stesso a elencare i successi ottenuti: il 65% dei soldi sono stati spesi dai diciottenni per acquistare libri, il 12% per cd e musica, il 10% per concerti, il resto per teatro, danza e altre attività.
Bonisoli ricorda che nel 2015, quando il bonus fu lanciato dal governo Renzi, non era previsto l’acquisto di libri, possibilità che è stata aggiunta grazie a un emendamento del Movimento 5 stelle e firmato dall’attuale sottosegretario al Mibact Gianluca Vacca.
Ed ecco quindi che non solo 18app è già inserito nella Legge di bilancio del 2018 e del 2019, ma l’intento del ministro della Cultura è quello di far diventare strutturale questo bonus. Un progetto, insomma, che possa incrementare gli strumenti culturali e soprattutto incidere a lungo termine sui prodotti di questi strumenti. A tale scopo verranno probabilmente inclusi anche ragazzi di 19 anni e si partirà magari dalle scuole per allargarlo ulteriormente ad altre fasce di età.
Non solo: è prevista una commissione formata da esperti che si occuperà dei correttivi da mettere a punto per il nuovo decreto strutturale, individuando anche il modo più consono e corretto per farli.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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