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I neuroni, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti come l’LSD, aumentano le loro ramificazioni verso l’esterno e infoltiscono le sinapsi con altre cellule. Per cui si altera la struttura dei neuroni stessi.
La conferma di questa proprietà arriva da uno studio pubblicato su “Cell Reports”, effettuato su colture cellulari e in alcuni esperimenti animali (non sull’uomo).
Le fibre nervose che si ramificano dal neurone (dendridi) aumentano di densità grazie a queste sostanze e, inoltre, aumentano anche le sinapsi, i punti di connessione tra i neuroni. Tutto questo potrebbe aiutare nel trattamento di malattie come ansia, depressione e disturbo post traumatico da stress.
La depressione si manifesta attraverso cambiamenti strutturali e atrofia in alcune parti del cervello. Le cellule nervose non muoiono ma si indeboliscono e questo accade anche nei disturbi dell’ansia e di patologie simili.
L’Università della California ha testato le proprietà di composti psichedelici come anfetamine, triptammine ed ergoline; in sostanza ecstasy, DNT ed LSD. Tutte le sostanze hanno indotto cambiamenti nei neuroni più macroscopici di quelli dati dalla ketamina, un farmaco anestetico che ha effetti psicotropi e che sembra stimolare la plasticità celebrale.
Non ci si aspetta che le droghe diventino delle vere e proprie cure alla depressione ma grazie ad esse potremmo creare una nuova gamma di farmaci che funzionano allo stesso modo.
Sono nata mentre la primavera era al culmine della sua esplosione, il 30 maggio del 1994, prima principessa del mio papà. Sin da piccola ho adorato la musica, i libri e la storia. Tutte passioni avute dai geni di mio nonno e di mio padre. Sono sempre stata indipendente, ribelle, artista e sognatrice tanto da percorrere le mie strade con caparbietà e perseveranza. Ho cominciato a scrivere dall’età di 15 anni e ho pubblicato due libri per conto mio qualche anno più tardi. “La cosa più importante” è stato il mio primo romanzo, scritto per mettermi in gioco a un concorso editoriale, “Viaggio attraverso i colori del Sinai”, invece, è un diario dei viaggi che ho fatto in Egitto nel corso degli anni e che hanno influenzato molto la mia crescita spirituale. Viaggiare è ciò che è alla base di tutte le mie passioni, le collega tra loro fino a formare la mia personalità. La scrittura e la lettura, la storia e l’archeologia. Da piccola sognavo di fare l’archeologa e ora studio beni culturali all’università sperando di accontentare un giorno la bimba di 10 anni che vive in me. Il mio sogno è viaggiare il mondo mentre scopro tesori nascosti raccontando tutto questo attraverso la scrittura.
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