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È necessario fare molta attenzione ai farmaci che ci accompagnano in viaggio all’estero.
L’allarme viene evidenziato dal Foreign and Commonwealth Office britannico che invita i viaggiatori a controllare le restrizioni sui farmaci introdotte nel Paese che intendiamo visitare, tanto più se si tratta di luoghi esotici.
Infatti molti dei medicinali che siamo soliti assumere per la nostra salute potrebbero essere proibiti in alcuni Paesi, perché considerati sostanze illegali. Per esempio la pseudoefedrina contenuta in molti decongestionanti nasali (Vicks o Sudafed) è illegale in Giappone, mentre da noi questi farmaci sono considerati da banco.
Le regole sono davvero tante e variano a seconda dei Paesi e consigliamo di consultare l’elenco pubblicato dal Daily Mail.
Per fare altri esempi: tramadolo (antidolorifico) e codeina non possono essere portati negli Emirati Arabi Uniti, pena una multa o addirittura il carcere; sonniferi, compresse ansiolitiche e forti antidolorifici sono soggetti a prescrizione medica e vanno quindi accompagnati da ricetta valida a Singapore, mentre sono addirittura illegali in Indonesia dove sono vietati anche i farmaci che trattano l’Adhd, il disturbo da deficit d’attenzione o iperattività (per esempio il Ritalin).
Oltre che in Qatar – che abbiamo già menzionato, dove tutti i farmaci da banco vengono venduti con ricetta medica – attenzione anche in Cina, dove i medicinali per tosse e raffreddore sono proibiti e in ogni caso tutti i farmaci vengono venduti solo dietro prescrizione.
Infine, in Costa Rica, ogni turista dovrebbe portare soltanto le medicine necessarie per la durata della sua permanenza nel Paese, con una nota del medico curante che confermi l’esatta quantità.
Va da sé che i medicinali illegali verranno confiscati, anche se necessari per la persona che le usa che, come spiegato, potrebbe essere persino condotta in carcere. È pertanto opportuno informarsi per tempo e preparare le valigie con la dovuta cura per una vacanza senza problemi.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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