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Punteggiatura, il libro di stoffa a Right to the city a Bologna

Venerdì 15 giugno verrà presentato a Bologna, all’inizio della manifestazione Right to the City, un libro di stoffa dal titolo Punteggiatura, su cui Muna Massie ha cucito storie di donne di diversa provenienza.

Il libro di stoffa, un “tessuto sociale” che si mette in pratica e si traduce in ricamo, è promosso da ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione. L’opera è realizzata in collaborazione con la Scuola delle Donne, Pilastro (CESD), Biblioteca Italiana delle Donne, con il coinvolgimento delle cooperative Camelot e Mondo Donna, Cantieri Meticci, Ars Aemilia e Santarcangelo dei Teatri.

L’autrice è nata in Eritrea ma risiede a Bologna e ha incontrato nel nostro Paese donne di varia provenienza: Nigeria, Somalia, Iran, Albania, Camerun, Marocco, Brasile, Russia e molti altri luoghi; il libro è nato in questo modo con l’obiettivo di costruire e favorire l’incontro e le relazioni, il dialogo e la partecipazione alla collettività. Spiega infatti Muna Massie: «Gli incontri con le diverse donne, avvenuti per lo più singolarmente, si sono rivelati un dibattito in divenire. Ogni donna è stata libera di rispondere a domande formulate da me o di trattare argomenti propri. Ho aperto i miei dialoghi ponendo come centro il libro; domandare cosa sia un libro è stato già in parte scriverlo. Domandare cosa si vorrebbe scrivere a chi lo leggerà ha acceso in tutte un senso di responsabilità verso l’altro che mi ha commosso».

Ma Punteggiatura è di fatto un libro collettivo e, come afferma la stessa autrice, è stato una gestazione vera e propria attraverso la lingua e il dialogo, strumenti che hanno dato vita al libro. Punteggiatura non è una rivalsa femminista, semmai è una rivincita di sentimenti che fa dell’ascoltare e farsi ascoltare un’arma per interagire con gli altri, ricamando e tessendo parole e storie perché terzi le possano conoscere.

Right to the City – Diritto alla città – fa parte del progetto europeo Atlas of Transition, durerà 10 giorni e sarà curato da Piersandra Di Matteo; al suo centro ci saranno le esperienze comuni tra residenti italiani e stranieri, migranti, richiedenti asilo, rifugiati politici. Ci saranno inoltre dieci partner, oltre alla capofila Emilia Romagna: Italia, Albania, Belgio, Polonia, Francia, Grecia e Svezia.

Aggiunge Di Matteo: «Non esiste discorso sulla migrazione senza interpellare i confini della cittadinanza, il diritto all’abitare. Per progettare “Right to the City” siamo partiti da questo nodo. Le 10 giornate abbracciano il fare e il poter fare, convocando il diritto di tutti a manifestare la propria presenza e a rendersi visibili».

Il programma intero di Right to the city lo si può trovare qui [1].

Unicef: droni per portare i vaccini nelle isole sperdute del Pacifico [2]
Fondazione con il Sud e “Con i Bambini” lottano contro la povertà educativa minorile [3]