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Nigeria: divieto assoluto per i riti vudù che vincolano le donne

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Un fatto davvero storico è accaduto in Nigeria nell’Edo State, a Benin City dove l’Oba (che significa “re”) Eware II ha formulato un editto in cui vieta tutti i riti vudù di giuramento vincolanti le ragazze vittime di tratta.

Infatti Oba Eware II è anche la massima autorità religiosa del popolo Edo – che vive in Nigeria e nella zona del delta del Niger – e ha convocato tutti i sacerdoti della religione tradizionale juju  formulando l’editto nel corso di una cerimonia solenne in cui ha obbligato i sacerdoti a non praticare più alcun rito di quel tipo.

Anche l’emittente africana Enews Channel Africa ne ha dato notizia, spiegando che questa decisione di vietare riti vudù potrebbe evitare che migliaia di ragazze vengano costrette a prostituirsi nei Paesi europei.

Il fenomeno è tristemente noto anche in Italia poiché le ragazze si prostituiscono per ripagare il debito contratto con i trafficanti, importo che solitamente si aggira dai 20.000 ai 40.000 euro; il debito viene contratto proprio durante riti vudù praticati dai sacerdoti e la ragazza viene costretta a non tradire mai il trafficante nella convinzione che, non attenendosi all’obbligo, potrebbe diventare pazza o addirittura morire. Purtroppo la maggior parte delle ragazze oggetto di tratta con riti vudù proviene proprio dall’Edo State e si spera quindi che l’editto dell’Oba le convinca a denunciare i trafficanti.

Va sottolineato il fatto che Eware II è una figura davvero autorevole, ha ricoperto incarichi internazionali importanti come ambasciatore in Nigeria, Angola, Svezia e Italia; inoltre ha lavorato all’ONU e sin dal suo insediamento nel 2016 ha collaborato attivamente con il governatore dell’Edo State contro la tratta di persone.

Spiega Francesca De Massi, responsabile di una casa-rifugio a Roma contro la tratta, la violenza e la discriminazione appartenente alla cooperativa Befree: «Questa cerimonia è un fatto di portata storica che può avere implicazioni enormi. Potrebbe incrementare il numero di denunce contro i trafficanti ed aiutarle a liberarsi. Sono molto ottimista sugli effetti di questa cerimonia». Ancora lei sostiene che negli anni le cifre della tratta delle ragazze nigeriane in Italia sono esplose e dal 2014 a oggi c’è stato un incremento del 600%.  Alla luce di questi dati, ogni ulteriore commento diventa superfluo.

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