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Dal 16 marzo al 2 aprile la Triennale di Milano ospita la prima tappa della mostra “La collezione San Patrignano. WORK IN PROGRESS”. L’ingresso sarà gratuito e verrà distribuito un catalogo che raccoglie i testi di Letizia Moratti (co-fondatore della Fondazione San Patrignano), Andrea Gnassi e una breve introduzione del critico d’arte, pittore e filosofo Gillo Dorfles.
La mostra ha carattere itinerante per cui la vedremo successivamente al Museo MAXXI di Roma e in altre città e giungerà alla sua sede definitiva a Rimini nel 2019, collocata nel nuovo museo in restauro inserito nel cuore della città romagnola nel Palazzo dell’Arengo e nel trecentesco Palazzo del Podestà.
La collezione è una raccolta di opere di artisti contemporanei donate alla Comunità ed è in continuo divenire; gli artisti sono numerosi, le opere di grande valore e il progetto (della collezione prima e della mostra poi) è nato per volere della Fondazione San Patrignano che, celebrando il 40° anno dalla nascita della Comuntà, vuole garantirne il futuro, attuando un sistema di sostenibilità innovativo. In Italia è la prima attuazione di questo sistema, importato dal modello sassone, che permetterà a San Patrignano di possedere una risorsa patrimoniale nel caso di futuri investimenti importanti.
Si auspica, infatti, che la raccolta dei musei sarà arricchita e incrementata nel tempo, con donazioni di altre opere d’arte sempre in sintonia con i valori di San Patrignano.
Spiega infatti Clarice Pecori Grimaldi, responsabile del coordinamento culturale della Collezione: «Abbiamo raccolto 38 opere in questi primi mesi, da quando prima dell’estate abbiamo lanciato questo progetto, unico nel panorama italiano. Un progetto di sostenibilità, di valorizzazione, di progettualità comune tra il pubblico e il privato. Il fil rouge delle opere qui raccolte è la molteplicità di linguaggi, l’ampiezza dell’espressione. Esattamente l’aria che si respira a San Patrignano dove ciascuno è spronato ad esprimersi con le proprie capacità».
Ecco quindi che si è aperto un corridoio sinergico tra gli artisti, la Comunità di San Patrignano con la sua Fondazione e l’amministrazione comunale di Rimini, in modo da alimentare la collaborazione tra pubblico e privato per promuovere lavoro, sviluppo economico e riqualificazione urbana che contengono a loro volta innovazione, responsabilità sociale e partecipazione allargata.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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