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Si chiama Olly (clicca qui) ed è un’app nata per contrastare un problema dalle proporzioni devastanti come il bullismo. È stata concepita da due fratelli milanesi, Tommaso e Filippo – rispettivamente di soli 10 e 12 anni – e destinata agli studenti delle scuole medie e superiori. Due sono le regole fondamentali: le domande da porre all’applicazione hanno solo connotati positivi e le risposte restano anonime.
Si tratta di un’applicazione realizzata volutamente in maniera molto semplice e lineare, per cui grafica, istruzioni e introduzione sono immediate. Potremmo definire Olly un incrocio tra un social network e un gioco, talmente ben congegnato che il padre dei due piccoli ideatori ha voluto programmarlo.
Olly non si rivolge solo ai ragazzi e alle ragazze, ma vuole insegnare metodi di intervento efficace contro il bullismo anche agli adulti dal momento che quest’ultimo assume le forme più svariate e una di queste è senz’altro il cyber bullismo.
Impossibile, dunque, servirsi di questa applicazione per insultare o usare parole offensive. Lo scopo di Olly è quello di portare alla luce le note positive di ogni ragazzo, dagli aspetti caratteriali fino alle predisposizioni naturali. Il gioco si basa sulla seguente formula: si rispondono a delle domande, assolutamente positive, sui propri compagni, restando anonimi. Quando il ragazzo a cui ci si sta riferendo leggerà le risposte l’autostima ne risulterà aumentata o almeno questo è l’obiettivo, soprattutto nell’età adolescenziale in cui si è notoriamente più fragili.
Ovviamente serve iscriversi ma è semplicissimo: basterà inserire il proprio numero di telefono, scegliere città e scuola di appartenenza e poi collegarsi, cominciando così a giocare con i compagni già presenti o invitandone di nuovi. Quando si sceglie una persona sulla quale rilasciare un commento, questa riceverà un “Olly coin”, una moneta virtuale utile a sbloccare nuove fasi di gioco.
Questa applicazione è stata presentata volutamente lo scorso 7 febbraio, nella data della Giornata contro il bullismo. È assolutamente gratuita ed è possibile trovarla sia su AppStore che su PlayStore.
Inutile dire che abbiamo un disperato bisogno di iniziative del genere, soprattutto a fronte di ciò che l’Unicef ci ricorda: ogni giorno più di 175.000 bambini si connettono ad internet per la prima volta. In tutto il mondo, una persona su tre è ancora un bambino, mentre i giovani sono quelli che si collegano di più con un perentorio 71%.
Sono nata a Pescara il 20 aprile del 1983, dove tuttora vivo. Ho una formazione di tipo sociale e dopo il titolo di “Tecnico dei Servizi Sociali”, ho approfondito le mie conoscenze fino a divenire “Esperto di Comunità”. Questo mi ha permesso di avere alcune interessanti esperienze presso Cooperative e Associazioni entrando così in contatto diretto con l’anima delle persone e consolidando la mia natura empatica. Sono estroversa, creativa, curiosa e passionale, credo nei progetti e nella passione che alimentano il gusto delle nuove sfide. Amo leggere, viaggiare, passeggiare in montagna e ascoltare buona musica.
La mia più grande passione è la scrittura. Come freelance ho avuto l’opportunità di scrivere per alcuni giornali del web e della carta stampata e, in seguito a un corso di “scrittura professionale”, ho avuto modo di approfondire gli aspetti più tecnici del mestiere. Grazie ad uno stage presso la Social Hub scarl ho avuto l’opportunità di esprimere al meglio la mia grande voglia di interagire con il mondo attraverso il portale “Felicità Pubblica”.
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