27 febbraio 1902 – A Salinas, cittadina rurale della California, nasce John Steinbeck. Tra i maggiori esponenti della letteratura moderna mondiale, ha una vocazione decisamente votata all’analisi della realtà in cui vive e di cui opera una sistematica denuncia sociale.
Steinbeck non fa nulla per celare la sua simpatia per gli emarginati, le vittime della violenza dei rapporti umani; in modo particolare scrive a lungo del degrado della vita contadina e delle condizioni critiche in cui versa chi lavora nelle campagne ed è quotidianamente sfruttato da proprietari terrieri senza scrupoli. Presto si guadagna infatti la fama di “scrittore proletario“.
Ma Steinbeck è anche il narratore della Grande Depressione americana, di cui analizza gli aspetti più duri attraverso una prosa diretta e a tratti cruda per raccontare l’esasperazione operaia che si ribella a uno sfruttamento di massa. Non a caso riceve il Premio Nobel per la letteratura nel 1962 “per le sue scritture realistiche ed immaginative, unendo l’umore sensibile e la percezione sociale acuta”.
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