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F.I.L.A. con Umberto Veronesi per il progetto Gold for Kids

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“I bambini sono il nostro futuro. Curarli al meglio e offrire loro una vita di salute è un dovere per tutti e da oggi diventa un impegno concreto della Fondazione Umberto Veronesi”. Questa frase del professor Umberto Veronesi sarà presto letta da tutti coloro che decideranno di aderire a un’iniziativa della F.I.L.A. (Fabbrica Italiana Lapis ed Affini) che si è schierata a favore di Gold for Kids, progetto ideato dallo stesso Veronesi.

La frase, infatti, sarà visibile all’interno delle confezioni di metallo (da 10 o 20 colori) contenenti i colori Giotto Gold For Kids, delle matite personalizzate in legno con un tocco dorato, colore simbolo dell’oncologia pediatrica. Il progetto di Umberto Veronesi si occupa proprio della ricerca a favore dell’oncologia pediatrica e degli adolescenti, affinché possa per loro essere garantita la cura presso le migliori terapie internazionali. F.I.L.A. ha deciso attraverso queste confezioni di colori di sostenere un’iniziativa di tale calibro e di devolvere parte del ricavato alla Fondazione Umberto Veronesi per una ricerca sempre più innovativa e avanzata.

Le matite, in occasione della Giornata mondiale dell’oncologia pediatrica che si terrà il 15 febbraio, verranno ricevute da oltre 500 bambini e ragazzi in circa 50 ospedali specializzati italiani, insieme a un album Canson. In tal modo avranno la possibilità di usufruire di un vero e proprio kit da artista per esprimere il loro talento o semplicemente per dare sfogo a delle sensazioni interiori. L’invito da parte di F.I.L.A. è rivolto a tutti poiché tutti potranno partecipare a questo progetto colorato e condividere i propri disegni con l’hashtag #GIOTTOcoloralaricerca, che dà l’idea di un tipo di sostegno positivo e ottimistico, che rende partecipe chiunque, senza alcun tipo di distinzione.

Come dice Veronesi, infatti, tutti “i bambini sono il nostro futuro” e non bisogna lasciare da parte nessuno di loro, nonostante le avversità che alcuni sono costretti a vivere e, anzi, bisogna impegnarsi al massimo allo scopo di dare a chi è meno fortunato le migliori cure che merita.

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