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Buone notizie in tema di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza. La rete CivicoZero di Save the Children si arricchisce di un nuovo centro diurno, aperto a Catania, dedicato alla promozione dell’integrazione dei minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio e in particolare di quelli maggiormente vulnerabili e a rischio di violenze, abusi o sfruttamento.
La nuova struttura, che ha aperto i battenti questa settimana in un locale al piano terra a pochi passi dalla Stazione Centrale (una delle zone più frequentate dai minori stranieri non accompagnati), entra a far parte di una rete di Centri già attivata con successo dall’Organizzazione a Roma, a partire dal 2009, e successivamente a Milano e Torino.
Si tratta di un servizio, promosso da Save the Children, che solo nel 2017, ha permesso a più di 2.146 minori di accedere a: servizi di base (biancheria pulita, generi di prima necessità, stanze calde in cui riposare, connessione Internet e telefono); servizi di protezione e orientamento sui propri diritti, capacità e opportunità; consulenza legale; corsi di alfabetizzazione e italiano; laboratori espressivi e di partecipazione; attività sportive e culturali; orientamento alla formazione e alla ricerca di lavoro e erogazione di borse di studio e di lavoro.
La scelta per l’apertura di questo nuovo centro è ricaduta proprio su Catania perché più di un quarto del totale di minori soli sbarcati in Sicilia (9.958) e il 14% di quelli arrivati In Italia (15.779), pari a 2.246 ragazzi e ragazze, sono arrivati proprio in questa città. Ma non solo. Catania è anche uno dei principali snodi per gli adolescenti sbarcati nei porti della Sicilia orientale e luogo di transito per chi tra loro cerca di raggiungere autonomamente altre destinazioni in Italia o di arrivare al Nord per varcare la frontiera alla volta di altri Paesi europei.
Quanto ai minorenni bisognosi di cure e protezione, essi arrivano principalmente dall’Africa Occidentale (come Nigeria, Mali, Costa D’Avorio, Gambia, Guinea Conakry), dal Corno d’Africa (in particolare Eritrea e Somalia) oltre a Sudan, Marocco e Algeria, e la loro età, nella maggior parte dei casi, è compresa tra i 15 e i 17 anni, anche se non sono rari i giovanissimi.
CivicoZero, che rappresenta un’esperienza innovativa per Catania, prevede l’attivazione di un’unità mobile su strada, in grado di stabilire il primo contatto con i minori nei luoghi della città dove si ritrovano o vivono condizioni di rischio o marginalità, e un centro diurno, dove ogni giorno sono disponibili i servizi previsti dal progetto.
«Siamo felici di poter attivare un centro CivicoZero a Catania, modellato sui bisogni specifici e immediati dei minori e neomaggiorenni transitanti o residenti in contesti informali a rischio della città, ma disponibile anche a quelli già inseriti nel sistema di accoglienza formale che necessitano di un accompagnamento complementare verso l’integrazione», ha sottolineato Valerio Neri, direttore generale di Save the Children. «Il centro CivicoZero è un luogo aperto e facilmente accessibile, dove gli operatori sono preparati a rispondere alle reali esigenze dei minori stranieri non accompagnati, a individuare i casi più vulnerabili e maggiormente a rischio. Un luogo dove i minori si possano sentire al sicuro, che sentano come proprio, e dove potere rielaborare le terribili esperienze vissute nello sradicamento dal loro paese e nel viaggio per raggiungere l’Italia e l’Europa, ma anche recuperare il senso di dignità e sviluppare la necessaria consapevolezza per affrontare il percorso di integrazione in un contesto così diverso dai Paesi di origine».
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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