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Il nuovo anno è arrivato, vediamo allora quali novità porterà sul fronte dei libri: ecco una rapida rassegna delle nuove uscite, dei debutti e dei ritorni previsti per questo 2018 dalle maggiori case editrici italiane.
Partiamo con la Feltrinelli che inaugura l’anno con la nuova collana Comics, tutta dedicata al fumetto, e che debutterà con il graphic novel “Un amore esemplare” di Daniel Pennac e Florence Cestac, vincitore, quest’ultimo, del Grand Prix del Festival di Angouleme. A seguire Roberto Recchioni (Dylan Dog) con “La fine della ragione” e Pino Cacucci con “Mujeres” illustrato da Stefano Delli Venere. Sempre per la casa editrice Feltrinelli arriva in Italia “Le assaggiatrici” di Rosella Postorino: il romanzo ha ottenuto un grande successo internazionale ed è ispirato alla storia vera di Margot Wolk, una delle donne addette ad assaggiare i pasti destinati a Hitler nel periodo in cui il dittatore si trovava nella «Tana del Lupo». Un ragazzino coraggioso che lotta contro il razzismo e dialoga con la madre deceduta è invece il protagonista di “E tu splendi” di Giuseppe Catozzella, vincitore del Premio Strega Giovani nel 2014 con “Non dirmi che hai paura”.
Rimanendo in Italia, segnaliamo, per la Mondadori, “Estate” di Leonardo Colombati e “L’adorazione e la lotta” di Antonio Moresco. Sotto il profilo degli autori internazionali, la Mondadori punta sui nuovi romanzi di John Grisham, John Le Carré e Sophie Kinsella.
Rizzoli quest’anno scommette sul noir con “Sbirri”: storie di debolezze, incubi e regolamenti di conti narrate da tre maestri del genere come Massimo Carlotto, Maurizio De Giovanni e Giancarlo De Cataldo; mentre Frassinelli pubblica “Favola splatter”, il romanzo che Beppe Tosco ha scritto insieme al figlio Francesco immaginando come sarà Milano tra 15 anni.
Per Adelphi c’è “Lo spirito della fantascienza” di Roberto Bolano.
A 10 anni dalla morte di Michael Crichton, Garzanti pubblica “I cercatori di ossa”, il libro inedito più importante dello scrittore bestseller da cui è nata l’idea di Jurassic Park.
Dopo quattro anni dal suo ultimo libro, è finita l’attesa per “Divorare il cielo”: l’ultimo romanzo di Paolo Giordano, Premio Strega 2008, che sarà presto negli scaffali delle librerie per Einaudi. La casa editrice torinese propone anche “Il cipiglio del gufo” di Tiziano Scarpa.
Nasco un piovoso giovedì di giugno con l’idea di osservare il mondo dei “grandi”. Benché l’indagine mi diverta molto, rimango stupita da alcuni errori commessi dagli adulti che stridono fortemente con quell’aria da “so tutto io”. In quanto giovane donna, la prima campagna che decido di abbracciare è quella contro la discriminazione sessuale: con una sensibilità fuori dal comune, alle elementari fondo l’illustre Club delle femmine e ottengo, ad esempio, la precedenza nell’uscita da scuola rispetto ai maschietti. Approdo nel periodo adolescenziale con le idee confuse, man onostante tutto sopravvivo ai brufoli e anche al liceo classico. Per l’università non ho dubbi: scelgo Lettere, mio padre ancora piange, ma avevo deciso: avrei fatto la giornalista. Ogni volta che scrivo la parola «giornalista» risuona nella mente la voce di una mia zia che aggiungeva con voce litanica: «che per la fame perde la vista». Poco male mi dicevo: cecata lo sono sempre stata e affamata, seguendo un celebre discorso di Steve Jobs, volevo proprio esserlo. Poi mi imbatto nella filologia ed è amore dal primo istante: pochi sembrano capirla mentre io m’immergo tra gli stemmata codicum, errori e varianti. Ricostruire la lezione originale mi diverte come poche cose al mondo. Ora vivo nel dubbio: giornalista o filologa? Nell’attesa di trovare dentro di me la risposta, da settembre del 2017 lavoro per “Felicità Pubblica”.
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