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Da qualche giorno nelle vie di Londra viaggiano autobus con una caratteristica molto particolare, sono alimentati con un tipo di carburante che contiene olio di caffè. Si tratta di un’iniziativa di grande innovazione che è il risultato della collaborazione tra Shell e Bio-bean, un’azienda britannica specializzata proprio nella produzione di combustibile e carburante ottenuto dei residui del caffè.
Stiamo dunque parlando di un biocarburante, il B20 per la precisione, contenente olio minerale e il 20% di olio di caffè che rappresenta una soluzione in più per contribuire alla diminuzione delle emissioni nocive liberate nell’atmosfera.
Il fondatore di Bio-bean, Artur Kay, ha spiegato, con grande lungimiranza, come questo esempio di riutilizzo di materiale di scarto possa rappresentare una svolta per il futuro. Se infatti è stato possibile realizzare un modello di autobus basato su caratteristiche tanto sostenibili nel Regno Unito, a maggior ragione la stessa innovazione applicata in Italia – dove si consumano oltre 39 miliardi di tazze di caffè all’anno – significherebbe un’autentica rivoluzione in materia di economia circolare, risparmio energetico, riduzione di inquinamento.
Bio-bean si occupa di recuperare gli scarti del caffè sia dalle grandi catene commerciali che dalle fabbriche che lo producono. I residui subiscono poi un processo di essiccazione per arrivare all’estrazione dell’olio di caffè; successivamente, e insieme ad Argent Energy, l’olio va incontro a una trasformazione che permette di ottenere una miscela di carburante B20.
Fino a questo momento sono stati prodotti 6.000 litri di olio di caffè, il che significa che se utilizzati come miscela pura per la parte bio del carburante e successivamente mescolato con diesel per ottenere il B20, il tutto sarebbe sufficiente ad alimentare l’equivalente di un autobus londinese per la durata di un anno.
Sono nata a Pescara il 20 aprile del 1983, dove tuttora vivo. Ho una formazione di tipo sociale e dopo il titolo di “Tecnico dei Servizi Sociali”, ho approfondito le mie conoscenze fino a divenire “Esperto di Comunità”. Questo mi ha permesso di avere alcune interessanti esperienze presso Cooperative e Associazioni entrando così in contatto diretto con l’anima delle persone e consolidando la mia natura empatica. Sono estroversa, creativa, curiosa e passionale, credo nei progetti e nella passione che alimentano il gusto delle nuove sfide. Amo leggere, viaggiare, passeggiare in montagna e ascoltare buona musica.
La mia più grande passione è la scrittura. Come freelance ho avuto l’opportunità di scrivere per alcuni giornali del web e della carta stampata e, in seguito a un corso di “scrittura professionale”, ho avuto modo di approfondire gli aspetti più tecnici del mestiere. Grazie ad uno stage presso la Social Hub scarl ho avuto l’opportunità di esprimere al meglio la mia grande voglia di interagire con il mondo attraverso il portale “Felicità Pubblica”.
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