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“Cure nel cuore dei conflitti”, Medici Senza Frontiere ha bisogno di noi

Impossibile non conoscere Medici Senza Frontiere (qui [1] il sito), una delle organizzazioni non governative più importanti che dal 1971, anno della sua fondazione, viaggia con grande rischio e pericolo allo scopo di portare soccorso sanitario e assistenza medica nei Paesi del mondo in cui il diritto alla cura non è garantito.

Yemen, Siria, Afghanistan, Iraq, Sud Sudan e Repubblica Centraficana sono in questo momento i Paesi in cui MSF è più presente, a causa dei gravissimi conflitti in corso. Qui medici e operatori lavorano ininterrottamente per soccorrere malati e feriti, salvando così centinaia di vite.

Grazie alla raccolta fondi [2], promossa proprio da Medici Senza Frontiere, “Cure nel cuore dei conflitti”, possiamo tutti aiutare l’Organizzazione con un piccolo contributo. Dal 20 ottobre al 13 novembre sarà infatti possibile donare 2 o 5 euro via SMS oppure 5 o 10 euro con chiamata da rete fissa al numero 45548. Ancora, sarà possibile mostrare la propria partecipazione e DONARE ONLINE [3].

Come sappiamo, Medici Senza Frontiere non riceve alcun finanziamento pubblico e il proprio lavoro dipende in larga parte dalle donazioni senza le quali non sarebbe possibile soccorrere le popolazioni colpite dai numerosi conflitti così come da epidemie e calamità naturali. Ecco perché è importante fornire il nostro supporto attraverso la raccolta fondi “Cure nel cuore dei conflitti”.

Gli operatori umanitari non si limitano a intervenire solo quando è necessario farlo attraverso operazioni chirurgiche vere e proprie; aiutano le madri a partorire i propri figli, offrono assistenza psicologica e, aspetto importantissimo, sono accanto alle persone che vivono nei campi per rifugiati.

Nulla è così semplice, Medici Senza Frontiere opera in contesti delicatissimi come in Africa e nel Medio Oriente in cui le guerre non hanno regole se non quelle di annientare fisicamente i civili e i loro ospedali, le scuole, i mercati, i campi che servono per sfamare intere famiglie.

Ragioni sufficienti per mostrare il nostro supporto partecipando alla raccolta fondi “Cure nel cuore dei conflitti”, esprimere vicinanza e gratitudine attraverso una donazione che può fare davvero la differenza tra la vita e la morte.

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