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Rosatellum bis: al via la nuova legge elettorale

Ieri il Senato ha definitivamente approvato la nuova legge elettorale detta “Rosatellum bis“, già approvata alla Camera il 12 ottobre (qui [1] da pagina 10 il testo completo).

La nuova legge (Disegno di legge unificato n.2941) prevede un sistema elettorale misto, vale a dire maggioritario e proporzionale e consente, e addirittura incoraggia, la formazione di coalizioni tra partiti diversi.

Alla Camera ci saranno 232 collegi uninominali in ognuno dei quali ogni partito o coalizione potrà presentare un solo candidato. Verrà eletto il candidato che, nel collegio, prenderà almeno un voto più degli altri. Altri 12 parlamentari verranno eletti nelle circoscrizioni estere.

Infine, gli altri 386 seggi a completamento del numero dei deputati verranno assegnati con metodo proporzionale: ogni partito o coalizione presenterà una lista di candidati, si conteranno i voti e ogni partito o coalizione eleggerà un numero di parlamentati proporzionale ai voti ottenuti.

Al Senato le cose funzioneranno quasi nello stesso modo: saranno 102 i collegi uninominali, 6 i seggi degli eletti dalle circoscrizioni estere e 207 i senatori eletti con il voto proporzionale.

Non sarà possibile dare un voto disgiunto: ogni elettore darà un solo voto che andrà al candidato del suo collegio per la quota maggioritaria e che per la quota proporzionale andrà alla lista che lo appoggia. Nel caso venisse scelta la casella di un candidato al collegio uninominale e la casella di una lista diversa da quelle che lo appoggiano, il voto verrà annullato.

Per eleggere parlamentari, i partiti dovranno ottenere, su base nazionale, almeno il 3% dei voti, mentre, se i partiti si presentano in una coalizione, quest’ultima dovrà raggiungere il 10% dei voti, sempre su base nazionale.

Il Rosatellum bis prevede la possibilità di presentare più di una candidatura, vale a dire presentarsi in diversi collegi, ma soltanto nella quota proporzionale e non potranno essere più di cinque collegi. È possibile candidarsi in un unico collegio uninominale ma essere anche candidati in cinque collegi proporzionali. In caso di elezione in più di un collegio, però, non è prevista la scelta del candidato: se eletto con uninominale e proporzionale, vincerà il primo.

Per quanto riguarda le “quote rosa”, la nuova legge prevede che ciascuno dei due sessi non possa rappresentare più del 60% dei candidati di una lista uninominale e la stessa percentuale viene applicata alle liste di ogni singolo partito.

 

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